"Sto per vivere uno dei giorni più importanti della mia vita", dice Andrea. Intanto i Raptors fanno pretattica: come prima scelta si parla anche di Aldrige, Gay, Thomas o Morrison
NEW YORK, 28 giugno 2006 - La grande attesa sta per terminare. Mercoledì sera Andrea Bargnani conoscerà la sua destinazione. La vigilia del draft più incerto degli ultimi anni è stata vissuta serenamente del giocatore della Benetton. C’è la prima scelta assoluta in ballo, e nella storia della Lega nessun europeo è mai stato chiamato per primo da David Stern durante il draft, ma colui che anche gli americani hanno incominciato a chiamare "The Wizard", il mago, sembra tranquillo.
"Naturalmente sono emozionato - racconta Andrea ai tantissimi reporter a stelle e strisce, in un inglese più che discreto -, ma non mi sento agitato. Sarò sicuramente più nervoso mercoledì sera al Garden, d’altronde sto per vivere una delle giornate più importanti della mia vita. Per me questo è un sogno che si realizza". Anche i più grandi esperti di draft d’America però fanno fatica a prevedere le intenzioni di Toronto, la franchigia che ha in mano le carte migliori. I Raptors, infatti, possedendo la prima scelta assoluta e possono fare diverse cose, anche bluffare lasciando credere ad altre squadre di non aver ancora le idee chiare.
Così facendo il general manager dei canadesi potrebbe stimolare un “trade” dell’ultimo minuto, ottenere un giocatore interessante e magari scivolare più in basso di qualche posizione (idealmente di due o tre al massimo) per riuscire comunque a portarsi a casa Bargnani e riunirlo quindi con il suo ex-gm Maurizio Gherardini. Colangelo, che fa della diplomazia uno dei suoi punti di forza, a uno scambio finge di non credere. "Arrivati a questo punto - commenta l’ex-gm di Phoenix - penso proprio che utilizzeremo la nostra prima scelta". Il che significa che Bargnani andrà nella Nba la prossima stagione da numero uno? Non necessariamente.
Ai Raptors naturalmente l’italiano piace parecchio ma Chris Bosh, l’uomo copertina della franchigia, vorrebbe vedere con la maglia dei Raptors il suo amico LaMarcus Aldridge, un altro cestista decisamente gradito da Colangelo e soci. Martedì poi è addirittura circolata la voce che grazie a un workout eccellente anche l’ala di Uconn, Rudy Gay, sia tornata in corsa per la prima scelta assoluta, insieme a Bargnani, Aldridge, Tyrus Thomas di Lsu e quello che qualcuno definisce "il nuovo Larry Bird", cioè Adam Morrison di Gonzaga. Inutile provare a fare previsioni, a svelare il mistero ci penserà mercoledì sera David Stern.
fonte gazzetta dello sport
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