Wednesday, June 21, 2006

Non è più tempo di esperimenti: spazio a Totti nella partita decisiva

di Mattia Losi

Alla vigilia della partita (decisiva) tra Italia e Repubblica Ceca, Lippi sembra intenzionato a insistere su Francesco Totti, sacrificando ancora una volta le ambizioni di Alessandro Del Piero. Una scelta per qualcuno criticabile, ma che trova più di una ragione pratica per essere condivisa.

Punto numero uno: Lippi considera Totti, ed è suo diritto essendo il Ct, il giocatore fondamentale di questa nazionale. Non farlo giocare significherebbe rinnegare un’impostazione ormai collaudata e nessun allenatore, se è davvero convinto della grandezza di un suo campione, lo lascia in panchina. Bearzot si comportò così con Paolo Rossi nell’82, Sacchi con Baggio nel 1994, Parreira sta seguendo la stessa via con Ronaldo. La sostituzione di Totti con gli Usa, come accadde proprio con Sacchi e Roberto Baggio al mondiale americano del 1994, è un episodio legato all’espulsione imprevedibile di De Rossi, non una scelta di fondo.

Punto due: Del Piero, senza dubbio un grande giocatore a livello di club e spesso decisivo per far vincere la Juventus in campo internazionale, con la maglia azzurra ha sempre fallito gli appuntamenti decisivi. Ha segnato 26 gol con l’Italia, ma giocando due Europei (2000 e 2004) e tre mondiali (1998, 2002 e 2006) è andato in rete solo due volte: nel 2000 contro la Svezia (2-1 per l’Italia) e nel 2002 contro il Messico (1-1).

Punto tre: Del Piero si è sempre sentito una punta e non ha mai accettato di buon grado di giocare come supporto agli attaccanti di ruolo. La contrapposizione con Totti, nell’attuale Nazionale, sarebbe dunque possibile solo se Lippi passasse al 4-4-2. Modulo che non gli piace, al punto che non ha nemmeno convocato i giocatori necessari per applicarlo: mancano le ali a meno di non utilizzare Zambrotta e Camoranesi, ma sarebbe un ripiego proprio nella partita “dentro o fuori”.

Punto quattro: tutte le volte che inizia un mondiale o un europeo Del Piero reclama il posto in campo dicendo di stare meglio del suo potenziale concorrente per la maglia da titolare. Un atteggiamento che ha finora portato a un utilizzo parziale di Roberto Baggio nel mondiale del 1998 e addirittura alla sua esclusione nell’Europeo del 2000. Giova ricordare che lo stesso Baggio, in tre edizioni del Campionato del Mondo, ha messo a segno 9 reti (miglior bomber azzurro di tutti i tempi ai mondiali) pur giocando “part-time” nel ’90 e nel ’98. Se per una volta, invece di fare come Achille, Del Piero pensasse a metterla in rete quando scende in campo, sarebbe meglio per tutti: il gol sbagliato contro gli Usa era indubbiamente difficile, ma chi si considera un campione e non un giocatore normale lo deve dimostrare proprio in circostanze simili.La partita contro la Repubblica Ceca è tutt’altro che facile: nel mondiale del 2002 abbiamo battuto solo l’Ecuador (2-0), pareggiando con il Messico (1-1) e perdendo con Croazia e Corea del Sud (sempre per 2-1). In Germania abbiamo sconfitto il Ghana (2-0) e pareggiato contro gli Usa (1-1). Come si vede ultimamente non siamo abbonati alle vittorie nelle partite che contano. Nello stesso periodo la nostra grande rivale, il Brasile, ha giocato e vinto 9 partite, mentre i tedeschi padroni di casa ne hanno vinte 7 e pareggiata una, perdendo solo la finalissima del 2002.Lippi, dunque, contro la Repubblica Ceca non può permettersi esperimenti, perché a un Mondiale sono spesso fatali. Vicini, nella semifinale contro l’Argentina di Italia ‘90, ruppe la coppia vincente Schillaci-Baggio per ridare il posto a Vialli: siamo l’unica grande, negli ultimi quarant’anni, ad aver perso il Mondiale in casa.Detto questo auguriamo anche a Del Piero di giocare e, a quel punto, di giocare bene e segnare. Perché il tabellone che ci si prospetta in caso di passaggio del turno come primi del girone è un’occasione che si presenta un volta ogni secolo: e sarebbe un peccato mortale non sfruttarla.

fonte: Il sole 24 ore

1 comment:

Maresca said...

Dai Alex domani pensaci tu , facci sognare, per favore, fai uno di quei goal che sai fare solo tu...