Tuesday, October 10, 2006

Bargnani, 8 per il debutto

Andrea segna 8 punti e i suoi Raptors vincono nella sfida di pre-season con Washington. In 13'31" in campo si muove con sicurezza e fa buone cose: "Ma commetto troppi falli stupidi"

Il romano Andrea Bargnani, col 7, in azione tra Haywood (33) e Jamison (4) dei Wizard. ApAndrea Bargnani, col 7, in azione tra Haywood (33) e Jamison (4) dei Wizard. Ap
WASHINGTON (Stati Uniti), 10 ottobre 2006 - La prima volta di Andrea Bagnani è una sufficienza piena. E’ solo una partita di precampionato (la prima), tutti i protagonisti sono ancora un po’ arrugginiti dalla lunga pausa estiva, ma l’ex di Treviso, prima scelta assoluta della Nba, fa una buona figura. Innanzitutto, positivo è che Toronto batte Washington 93-88 e la cosa fa particolarmente piacere al presidente e general manager Brian Colangelo che ha ricostruito i Raptors rivoluzionandone la rosa. Andrea rimane in campo un totale di 13’31”, segna 8 punti, infilando due triple (su due) e 1/4 da due, raccoglie 4 rimbalzi ma si carica ingenuamente di troppi falli. Fa il suo debutto nel primo quarto con 6’27”, gioca centro, e rimane in campo fino a 1’59” dalla fine del periodo quando commette il terzo fallo. "Mi è successo all’inizio anche in Italia: commetto falli troppo stupidamente. Sarà una delle cose su cui dovrò lavorare". Bargnani rientra nel terzo quarto con 3’22” da giocare ed esce definitivamente a 6’19” dalla fine della partita. Si muove già con una certa sicurezza e fa vedere buone cose, anche se non finiscono sulle statistiche. Come quando costringe al fallo in attacco il suo diretto avversario Brendan Haywood. Ma l’azione più bella la compie con un azzeccato movimento in area, riceve palla e tenta un gancio che non finisce nella retina per una questione di millimetri.
LA PARTITA - I Raptors erano partiti malissimo, finiti sotto in meno di tre minuti per 0-9. Poi anche grazie agli stranieri, soprattutto i due spagnoli, Garbajosa e Calderon, avevano recuperato terreno. Proprio i due iberici avevano sigillato il risultato infilando gli ultimi punti della gara, rispettivamente con due triple e un tiro da due. Nello spogliatoio, Andrea, con un piede infilato in un secchio di ghiaccio, diceva: "Fare la pagella è compito vostro, però sono piuttosto contento. Emozionato? Un po’". I complimenti gli arrivavano comunque dall’allenatore Sam Mitchell e dal vice di Colangelo, l’ex g.m. di Treviso, Maurizio Gherardini. Prossimo appuntamento, mercoledì a Toronto per la seconda partita di precampionato contro Boston.
dal nostro inviatoMassimo Lopes Pegna


fonte gazzetta dello sport

Wednesday, September 27, 2006

Primavera, 5-1 all’Inter

E’ stata una splendida giornata di sole e sport quella che, a Vinovo, ha visto la Primavera della Juventus conquistare meritatamente la Supercoppa italiana di categoria, regolando i pari età dell’Inter con un sonoro 5-1. Pubblico delle grandi occasioni al campo di via del Castello, con almeno un migliaio gli spettatori in tribuna. Presenti anche l’amministratore delegato e direttore generale della Juventus Jean-Claude Blanc, il direttore sportivo Alessio Secco, il responsabile del settore giovanile Ciro Ferrara, il tecnico della Prima Squadra Didier Deschamps e Alessandro Del Piero, che ha dato il calcio d’inizio della partita.






I bianconeri partono subito forte e chiudono i conti in appena nove minuti: dopo 54 secondi sono già in vantaggio con De Ceglie che riceve il traversone basso di Maniero e fulmina Tornaghi (1-0). Il centrocampista si ripete al 4’, quando incorna un perfetto angolo di Giovinco e sigla il 2-0. L’inter è frastornata e i ragazzi di Chiarenza ne approfittano per allungare ulteriormente le distanze: al 9’ Bianco riceve palla sulla destra, si accentra e lascia partire un sinistro rasoterra che porta il risultato sul 3-0. L’Inter prova a reagire e accorcia le distanze al 26’ con Ribas, ma nella ripresa continua il monologo della Juventus: al 17’ De Ceglie firma la sua personale tripletta mandando in rete, ancora di testa, un cross di Rizza e al 26’ Maniero controlla un rilancio di Trini, difende palla e realizza il gol del definitivo e spettacolare 5-1.

JUVENTUS-INTER 5-1

RETI: 1’ p.t., 4’ p.t. e 17’ s.t. De Ceglie, 9’ p.t. Bianco, 26’ p.t. Ribas, 26. s.t. Maniero

JUVENUS: Trini; Campagna, Pisani, Berardino, Rizza (40’ s.t. Lagnese); Bianco, Marchisio, Venitucci, De Ceglie (22’ s.t. Rodriguez); Giovinco, Maniero (28’ s.t. Maritato)A disposizione: Pozzato, Ghione, Bettega, VecchioneAll. Chiarenza

INTER: Tornaghi; Marino, Mei (31’ p.t. Bonucci), Esposito, Diarra (22’ s.t. Modolo); De Filippis, Filkor (1’ s.t. Litteri), Maroufi, Belaid; Begora, RibasA disposizione: Bonfiglio, Bolzoni, Puccio, SlavkoskiAll. Esposito

ARBITRO: Cafari PanicoASSISTENTI: Passero, TiburziQUARTO ARBITRO: Liturco

Sunday, September 17, 2006

-6 DALL'INTER

Parma battuto, il Milan è a -2
I rossoneri vincono al Tardini 2-0. Gol Seedorf su punizione e Kakà su rigore. La squadra di Ancelotti riduce ulteriormente la penalizzazione in classifica. Per Gilardino tre punti di sutura

Festa rossonera dopo il gol di Seedorf. Ansa
PARMA, 17 settembre 2006 - La luce è ormai lì a un passo. Battuto anche il Parma, già mercoledì sera il Milan potrebbe rivederla. I rossoneri escono dal Tardini con tre punti preziosi, vincendo 2-0 all'insegna del più spudorato turnover, ma soffrendo più del divuto, contro un Parma ammirevole e ben disposto in campo. Decisivi Seedorf su punizione nel primo tempo e Kakà su rigore nella ripresa. Ora in classifica la penalizzazione è di due punti.
ANCELOTTI MISCHIA LE CARTE - Carlo Ancelotti è una sfinge. Ormai decifrare le sue idee sulla formazione è roba da enigmisti. Dirotta Inzaghi e Kakà in panchina e a Gilardino affianca Ricardo Oliveira. Ma la vera novità è Seedorf trequartista (come gli capitava nell'Inter), con Ambrosini a sinistra del centrocampo. Dovendo rinunciare a Nesta e Maldini, propone una difesa atipica, con Bonera, Simic, Costacurta, Jankulovski davanti a Dida. Stefano Pioli conferma al contrario tutto; ovvero il suo collaudato 4-2-3-1 e la sua formazione migliore con Pisanu, Morfeo e Gasbarroni ispiratori di Budan.
Il Parma pressa alto e gioca di prima, secondo i dettami di Pioli, secondo il quale solo con il fiato al collo è possibile tenere il Milan sulle corde. Gasbarroni è il gialloblù più ispirato; l'ex doriano in un paio di occasioni impegna Dida. Il Milan lascia sfogare i padroni di casa e con il possesso di palla prendono in mano il pallino del gioco, attaccando centralmente e sfruttando la fascia destra, dove Bonera si trova a suo agio.
Perso Costacurta dopo 19' per problemi fisici (al suo posto Kaladze), i rossoneri capitalizzano la loro superiorità tecnica con una straordinaria punizione di Seedorf dai 28 metri: tocco vellutato e palla che si infila alla destra di De Lucia. Il Parma, troppo intimidito e prevedibile per creare problemi al Milan, concede l'iniziativa ai rossoneri che attaccano a folate e con esperienza rallentano il ritmo. Potrebbero anche raddoppiare, se Ricardo Oliveira non esaltasse il suo lato più egoista, ignorando Seedorf libero al centro dell'area, sprecando su De Lucia. Al 40' Gilardino si scontra con Paci; una micidiale zuccata (tre opunti di sutura) che obbliga Ancelotti a ritornare sui suoi passi, lanciando però nel mucchio Kakà.
L'ingresso del brasiliano non stravolge il gioco del Milan che preferisce controllare la gara. Kakà, gettato nella mischia senza un adeguato riscaldamento, è evanescente e svogliato. Così il Parma ritrova vigore e sulle ali di Morfeo va a caccia del gol. Le squadra si allungano, ma i gialloblù hanno il passo in più, anche se De Lucia compie un miracolo su Oliveira e blocca un tiro di Kakà che, bacchettato duramente da Ancelotti, a piccoli passi entra in partita alla sua maniera, con progressioni tipiche del suo repertorio.
La spina nel fianco è Budan. Il possente ma polveroso attaccante cerca tutte le soluzioni, ma è proprio Gasbarroni ad avere la grande occasione, bruciata da Simic (strepitoso) con una straordinaria zampata che toglie la palla dalla rete. Pioli rinforza l'attacco, con Kutuzov per Pisanu, mentre Ancelotti sostituisce Gattuso con Brocchi. Il tecnico rossonero passa a un accorto 4-4-2, con i difensori in linea, e un centrocampo compatto, perché il Parma, con un Dessena in più, non molla la presa. Ma quando Kakà vola leggero verso l'area del Parma, De Lucia non può che commettere fallo, per un rigore ineccepibile. Ricardo trasforma e blinda il risultato.
Gaetano De Stefano


fonte:gazzetta dello sport

Saturday, September 16, 2006

Dai che si recupera!!!

Serie B: Albinoleffe-Modena 0-0, Bari-Brescia 1-1
22:54 del 15 settembre

Finisce 0-0, sotto una pioggia battente e un campo molto pesante, il primo anticipo della seconda giornata di serie B tra Albinoleffe e Modena, giocato allo stadio Azzurri d'Italia di Bergamo. Per gli ospiti espulso, nel finale di gara, Antonazzo.
Bari-Brescia 1-114' Tabbiani (Ba), 34' st Possanzini (Br)
ClassificaBrescia 4 Napoli 3 Lecce 3 Crotone 3 Genoa 3 Verona 3 Bologna 3 Triestina 2 Cesena 1 Mantova 1 Rimini 1 Spezia 1 Bari 1 Modena 1 Albinoleffe 1 Vicenza 0 Pescara 0 Frosinone 0 Treviso 0 Piacenza 0 Arezzo -5 Juventus -16 Penalizzazioni: Triestina un punto, Arezzo 6 punti, Juventus 17 punti

Un giocatore rotto??

Roma: Nuovo stop per Montella
20:08 del 15 settembre
Ancora una volta Montella è stato costretto ad interrompere l'allenamento per un problema all'adduttore. Il dottor Brozzi è però ottimista: "Nulla di grave, solo un riposo pecauzionale". E' intanto rientrato in gruppo Vucinic che oggi ha svolto il primo allenamento con i suoi nuovi compagni


calciomercato

Rossi?mercenario?noooo

Telecom, Tronchetti si dimette Rossi subentra: lascia il calcio?
Il presidente della società di telefonia rinuncia all'incarico. Il commissario Figc nominato al suo posto, ma potrebbe abbandonare il calcio. Petrucci: "Non ne so nulla"


MILANO, 15 settembre 2006 - Marco Tronchetti Provera si è dimesso dalla presidenza di Telecom Italia e Guido Rossi prende il suo posto. Il cda di Telecom ha respinto in un primo momento le dimissioni di Tronchetti ma le ha poi dovute accettare perchè "irrevocabili". Quella di Rossi viene letta come una "presidenza di garanzia", alla luce degli ultimi eventi che hanno riguardato la società. Ma ora in Federcalcio è un vero terremoto: Rossi potrebbe lasciare a metà il suo lavoro di commissario straordinario. Il Ministro della Giustizia ha già espresso la sua posizione al riguardo: "Sarebbe opportuno che lascaiasse l'incarico di commissario straordinario della Figc".
"Lascio per salvaguardare gli interessi dell'azienda" ha detto Tronchetti Provera, mentre il presidente del Coni Gianni Petrucci si è detto all'aoscuro della vicenda. "Non ne so nulla" si è limitato a dire. Rossi era stato convocato dalla Giunta esecutiva del Coni per martedì prossimo per riferire sull'andamento del commissariamento e sullo stato di avanzamento della riscrittura delle nuove regole.
Per Guido Rossi quello in Telecom è un ritorno: è stato infatti presidente della società di telefonia per alcuni mesi nel 1997. Il commissario straordinario della Figc ha accettato di proseguire i programmi del gruppo: gli sono state attribuite alcune deleghe che prima erano proprio di Tronchetti Provera.
gasport

Hayden in pole, ma sarà comunque bastonato

Phillip Island, risveglio Hayden
Lo statunitense della Honda centra la pole del GP d'Australia davanti alla Kawasaki di Nakano e alla Yamaha di Rossi. Melandri 7°, Capirossi solo 13°

Nicky Hayden festeggia la pole in Australia. Afp
PHILLIP ISLAND (Australia), 16 settembre 2006 - Nicky Hayden rialza la testa. Lo statunitense della Honda ha conquistato la pole position del GP d'Australia MotoGP e domani cercherà di contenere la furia di Valentino Rossi, oggi terzo con la sua Yamaha dietro alla Kawasaki del giapponese Shinya Nakano.
Il duello iridato tra i due sarà il tema principale di una corsa che sembra vedere più in difficoltà gli altri due protagonisti delle ultime gare, Daniel Pedrosa e Loris Capirossi. Il primo, ancora acciaccato dopo la caduta di Sepang, ha chiuso solo decimo. Il pilota della Ducati è invece 13°. Meglio di loro Marco Melandri, settimo.
In 125 il migliore è stato il finlandese Mika Kallio. Il pilota della Ktm ha preceduto l'Aprilia dello spagnolo Alvaro Bautista e la Derbi del ceco Lukas Pesek. Il migliore degli italiani è Mattia Pasini (Aprilia), sesto. Nelle ultime qualifiche non è sceso in pista Simone Corsi, che ha riportato la frattura di una mano nelle prove libere disputate in mattinata.
Nelle 250 continua invece il momento brillante di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo dell'Aprilia si è confermato il più veloce centrando la pole davanti al sammarinese Alex De Angelis (Aprilia). Terzo il francese Sylvain Guintoli (Aprilia), quarto il forlivese Andrea Dovizioso (Honda). Tra i primi dieci si sono piazzati anche Marco Simoncelli (Gilera), quinto, e il bergamasco Roberto Locatelli (Aprilia), decimo.
gasport

Friday, August 25, 2006

“Il mio legame con la Juve è unico”

“Quanto ci ho messo a decidere di restare? Relativamente poco. La mia è stata una scelta dettata da vari fattori, gli stessi, in fondo, che mi hanno portato a rimanere a Torino per tutti questi anni”. Alessandro Del Piero si racconta: lui è stato il primo a giurare fedeltà alla Juventus e non poteva essere altrimenti. Alex di questa squadra è il capitano, un simbolo per la società e per i tifosi e, spiegando i motivi della sua decisione, non fa altro che confermare quanto il suo nome e quello della Juventus siano legati a doppio filo: “A Torino sto benissimo e questa è una squadra gloriosa, che mi ha sempre dato la possibilità di vincere e che ora sta attraversando un momento molto delicato. Nel corso degli anni il rapporto con John e Lapo Elkann e con Andrea Agnelli è cresciuto. La decisione della proprietà di dare una nuova identità alla società e di trovare in me un punto di riferimento è stata molto importante. E poi il mio legame con la squadra e con i tifosi è unico e non ho voluto disperderlo”. Prima degli avvenimenti di quest’estate, per un certo periodo, c’è stata la possibilità che Del Piero lasciasse la Juve: “Sì – ammette Alex – c’era una situazione che mi stava portando lontano da Torino, ma non sarei rimasto comunque in Italia: per come sono fatto non avrei mai potuto concepire di giocare in una squadra italiana che non fosse la Juve. Poi, con quello che è accaduto, sono cambiate le condizioni e ora sono soddisfatto della decisione presa”. La decisione di rimanere è dipesa anche dalla partenza di Capello? “Beh, sì. Il mio rapporto con lui non era gratificante, riguardo al mio utilizzo e ad una gestione non positiva del gruppo. Il fatto che nessuno lo rimpianga, la dice lunga…L’entusiasmo, la voglia di stare insieme e sentirsi parte di un gruppo vero sono cose importanti. Lo scorso anno avevamo una squadra di grande qualità, c’erano otto finalisti di Coppa del Mondo eppure abbiamo strappato lo scudetto solo all’ultima giornata e siamo usciti presto dalla Champions League, senza dimenticare che, se non fosse stato per l’errore del portiere del Werder Brema, saremo già stati eliminati negli ottavi. Evidentemente era quello che ci meritavamo, per quanto e per come abbiamo lavorato”. Da un allenatore con il quale c’era evidentemente poco feeling a Deschamps, con cui Alex ha addirittura giocato: “E’ la prima volta che vengo allenato da un ex compagno e non so ancora dire come sarà, ma le premesse sono ottime. Mi vede come attaccante? Mi fa piacere, perché è il ruolo dove mi esprimo meglio e credo di averlo confermato segnando tante reti”. Riguardo alle sentenze della giustizia sportiva e alla decisione della Juventus di ricorrere al Tar, Alex si schiera a fianco della società: “E’ un passaggio obbligato, vista l’evidente disparità di giudizio tra noi e le altre squadre coinvolte. La Juventus è stata l’unica società a svoltare, cambiando dirigenza e accettando, almeno in principio, le decisioni della giustizia sportiva. La sentenza di secondo grado però ha colpito solo la Juve. Posso solo augurarmi che finisca tutto al più presto e, ovviamente, che la questione si risolva positivamente per noi”. Parlando di calcio giocato Alex non può che essere soddisfatto, visto l’esordio vittorioso a Cesena, con annesso gol-lampo: “In effetti non potevo cominciare meglio. Credo non mi sia mai capitato in carriera di segnare un gol così velocemente. Riguardo alla condizione atletica, la situazione è buona, ma naturalmente ci vuole ancora del tempo. A Napoli sarò con il gruppo, ma non so se scenderò in campo dal primo minuto, l’autonomia è ancora limitata”.

Maresca: "Penso di meritare la Nazionale Ma Donadoni mi sta ignorando" Il centrocampista del Siviglia aspira ad una chiamata in Azzurro e la Supercopp

Enzo Maresca, dopo la doppietta nella finale Uefa contro il Middlesbrough di Maccarone che cosa promette nella finale di Supercoppa contro il Barcellona di Zambrotta?"La solita grinta. E una carica tutta speciale per tre motivi: il primo perché è un derby di Spagna, il secondo perché sono candidato a vincere il premio quale miglior giocatore dell’ultima Coppa Uefa e il terzo perché non voglio certo sfigurare di fronte a Gianluca...".Vi siete sentiti in questi giorni?"Sempre. Gli ho raccontato tutti i segreti del calcio spagnolo. Quanto allo scontro diretto di Montecarlo gli ho detto che ero molto... invidioso di lui. Essì, perché io ho dovuto attendere un anno in Spagna per vincere una Coppa mentre lui, appena arrivato, dopo due partite ha già messo in saccoccia la Supercoppa iberica vinta sull’Espanyol. Gli ho detto: vedi, questa è la differenza che c’è fra i fuoriclasse come te e i giocatori modesti come me...".La Supercoppa sarà anche una vetrina in chiave azzurra."Guardi, sinceramente non so più cosa pensare a questo proposito. La scorsa stagione ho disputato 43 partite complessive segnando 11 gol col Siviglia: abbiamo vinto la Coppa Uefa e siamo giunti quarti nella Liga spagnola a pari punti con l’Osasuna che ci ha beffato nella corsa alla Champions soltanto per la miglior differenza-reti nello scontro diretto. Cosa potrei fare di più per meritarmi non dico una convocazione per una partita ufficiale, ma almeno per un semplice allenamento o per un’amichevole come quella di pochi giorni fa a Livorno dove si sono viste solo facce nuove?".E pensare che si parla di lei come l’ideale vice Pirlo."Effettivamente siamo due playmaker, ognuno con le sue peculiarità ma anche con caratteristiche comuni. Ripeto, cosa posso fare di più? Proverò a conquistare anche questa Supercoppa, ma non so se basterà...".(Fonte: TuttoSport)

Monday, July 10, 2006

Friday, July 07, 2006

BASTA SOGNARE, VOGLIAMO IL MONDIALE!!

Bargnani, è subito show

L'ex-trevigiano incanta all'esordio in Summer League trascinando Toronto al successo contro Washington: 20 punti, 7/11 al tiro. Il gm dei Raptors: "Impressionato"


LAS VEGAS (Usa), 7 luglio 2006 - Nemmeno nelle più rosee previsioni potevamo immaginarci un debutto così. Andrea Bargnani ha incantato nella sua prima partita della Toshiba Vegas Summer League, trascinando Toronto alla vittoria (93-85) su Washington. L’ex trevigiano ha chiuso con 20 punti, 7/11 al tiro (2/5 da 3 e 4/4 ai liberi), 4 rimbalzi, 2 stoppate e un recupero in 29’46” giocati. Ma la grande impressione lasciata dal 20enne romano va ben oltre le cifre. E’ il modo in cui è entrato in partita, sin dalla palla a due, con sicurezza, tranquillità, padronanza assoluta della situazione. Non ha mai lasciato trasparire la minima emozione, sembrava un veterano navigato.
Sulla prima azione, mette palla a terra e va dritto a canestro, come per ricordare a tutti che non è solo un tiratore dalla distanza, guadagnandosi due liberi. Sono passati solo 14” e Bargnani è già a referto. Il resto è un crescendo rossiniano: mette una tripla, costringe Wes Unseld Junior, per l’occasione allenatore dei Wizards, a cambiare marcatura su di lui, affidandolo a Blatche e non più allo statico Ramos, segna ancora da fuori, infilando 7 dei primi 9 punti dei canadesi. E ancora: stoppata su Blatche lanciato in contropiede, respingendo una schiacciata sicura dell’ex star liceale.
In tribuna, lo staff dei Raptors non sta nella pelle: il vice gm Gherardini, il gm Colangelo e coach Mitchell si danno “cinque” quando Andrea sull’ultima azione del primo tempo prende palla sulla rimessa, fa tutto il campo in palleggio, si alza e infila dolcemente il sedicesimo punto del suo fantastico primo tempo. Nel secondo Toronto sente la fatica, Andrea pure. Si vede che è in riserva, ma trova ancora le energie per un bel canestro in sottomano e un gran tap in in schiacciata. I Raptors recuperano da 82-85 e vincono con 22 punti di Joey Graham, unico a superare il Mago.
Gherardini è soddisfatto: “Esordio confortante, deve prendere le misure su cosa la difesa avversaria gli permette di fare. Il fatto che abbia segnato tanto da fuori aiuta sicuramente, perché ricorda agli avversari la sua doppia dimensione. Proprio per questo deve rendersi sempre più imprevedibile. E’ partito forte, poi si è un po’ sgonfiato, come il resto della squadra. E’ normale, visto il duro lavoro svolto in questi giorni. Siamo tutti soddisfatti di questo esordio”. Colangelo fa un po’ più fatica dell’ex procuratore generale del Benetton nel nascondere l’entusiasmo. Il sorriso parte in automatico, è eccitato come se avesse appena sbancato l’Mgm: “Sono molto impressionato dal debutto di Andrea - spiega -. Di certo non si è dimostrato timido… Ho ricevuto complimenti da tanti addetti ai lavori durante la partita, vuol dire che è piaciuto a tutti”. Siamo solo all’inizio, è solo Summer league, ma se le premesse sono queste, tenetevi forte, perché Bargnani ha la stoffa di una vera prima scelta.

Thursday, July 06, 2006

Germania 2006: invitano a calciare palloni pieni di cemento, arrestati a Berlino

BERLINO - Scherzo di cattivo gusto di due giovani tedeschi di 26 e 29 anni. I due hanno riempito di cemento alcuni palloni da calcio e hanno invitato ignari passanti a calciarli. E' successo a Berlino. I due sono stati arrestati dalla polizia tedesca. Sono accusati di aver causato lesioni e di aver creato problemi al traffico stradale.

E' tornato l'incubo Zidane, di nuovo Italia-Francia

Domenica a Berlino la finale sarà Italia-Francia, ormai un incubo per gli italiani, ci sarà da soffrire veramente tanto, speriamo bene.

Monday, July 03, 2006

Germania 2006: Del Piero, "Mi sento pronto"


DORTMUND - Alessandro Del Piero e' carico alla vigilia della sfida con la Germania: "Non ho mai affrontato una semifinale in un mondiale - ha detto dopo l'allenamento di rifinitura allo stadio di Dortmund - spero che questa sia la piu' imporante della mia carriera. Sono pronto, e' un momento molto bello". Pinturicchio ricorda di aver giocato a Dortmund per la prima volta dieci anni fa e in quell'occasione fu protagonista: "Qui ci torno con piacere - ha aggiunto - il campo e' buono, lo stadio e' imponente e c'e' un bel clima. Dobbiamo andare in campo carichi e dare il massimo". (Agr)

Germania 2006: Brasile, bruciata statua di Ronaldinho

CHAPECO (Brasile) - Della statua di Ronaldinho che prima di sabato sera dominava la piazza del paese di Chapeco, nel sud del Brasile, e' rimasto solo lo scheletro in ferro. Il tributo al pallone d'oro non e' sopravvissuto all'eliminazione del Brasile: un gruppo di tifosi ha sfogato delusione e rabbia dandogli fuoco. La statua, alta sette metri e fatta di resina e ferro, era stata costruita nel 2004 per celebrare il primo Pallone d'oro conquistato dal fuoriclasse del Barcellona.

Cosa ricorderemo di questo mondiale?



Dopo aver visto un po' tutte le partite, cioè almeno quelle proposte dalla rai, mi viene da pensare che questo sia stato finora un torneo mediocre per il livello di gioco espresso dalle nazionale partecipanti, e tutto ciò anche se l'Italia ora nelle semifinali vincerebbe la coppa oppure ci sia un nuovo Italia-Germania 4-3 o 3-4, ma per una cosa di certo sarà ricordato: basta vedere la foto.

Sunday, July 02, 2006

Zidane strepitoso!!!

Ieri sera dopo aver visto vincere la Francia, ho capito una cosa che un po' già sapevo ma ieri è stata palese e cioè che Zidane è superiore a Ronaldinho, da oggi in poi non voglio sentir parlare di quel presuntuoso che è il brasiliano, voglio vedere se a 34 anni potrà fare ciò che ieri ha fatto Zinedine Zidane semplicemente il migliore.

Saturday, July 01, 2006

Lippi: 'Guai a sentirsi arrivati, il bello viene adesso'

23:01 del 30 giugno
Il ct dell'Italia, Marcello Lippi ha dichiarato dopo la vittoria sull'Ucraina: "Siamo in semifinale, ma nessuno deve sentire di aver raggiunto un traguardo. Da adesso tutto è possibile, ci dobbiamo provare con tutte le nostre forze ed il nostro cuore. Io ed i ragazzi dedichiamo questa vittoria a Pessotto ed alla sua famiglia, gli auguriamo di tornare presto a gioire insieme a noi".



p.s. da notare come i quattro juventini hanno giocato, i migliori, questo per tutti quelli che pensano che rubiamo sempre(ma gli interisti dove stanno?)

Thursday, June 29, 2006

L'America incorona Bargnani

Il cestista italiano è stato scelto con il numero 1 dai Toronto Raptors nel draft Nba. E' la storica prima volta per un europeo: "Sono al settimo cielo"
Andrea Bargnani è nato il 26-10-1985. Reuters
Andrea Bargnani è nato il 26-10-1985. Reuters
NEW YORK, 29 giugno 2006 - Per la prima volta nella storia della Nba la prima scelta assoluta del draft è europea. Ma non spagnola, francese o tedesca, la serata del 28 giugno 2006 appartiene infatti all’Italia. Andrea Bargnani, 20enne della Benetton, corona il suo sogno ed entra nel campionato di basket più affascinante del mondo dalla porta principale. I Toronto Raptors, infatti, non deludono le previsioni della vigilia e puntano sull’azzurro con la loro prima scelta. Andrea andrà così in Canada e ritroverà quel Maurizio Gherardini che ha fatto lo stesso viaggio Treviso-Toronto, per ricoprire il ruolo di assistente del General Manager della franchigia, anticipando Bargnani solamente di qualche giorno.
Una gioia incredibile per il cestista romano. "Sono al settimo cielo – confessa l’italiano che con i cronisti americani sfoggia un inglese più che discreto – e sono molto orgoglioso di poter rappresentare il mio Paese nella Nba. Ero molto emozionato prima della chiamata di Stern e devo confessare che non sapevo quello che i Raptors avrebbero fatto. Sono contentissimo Toronto per me è la squadra ideale".
Una squadra ideale anche per la presenza di un General Manager, Bryan Colangelo, che ha fatto cose straordinarie a Phoenix prima di passare durante la stagione appena conclusa ai Raptors. Colangelo di basket internazionale se ne intende parecchio e su Bargnani è pronto a scommettere a occhi chiusi. "Andrea è un giocatore straordinario – dice Colangelo da Toronto – siamo convinti che potrà fare bene giàl’anno prossimo e diventare un giocatore molto importante tra un paio di stagioni". Elegantissimo in un completo nero di Armani, Andrea ha poi affrontato con il sorriso sulle labbra i cronisti e le tante televisioni che se lo sono conteso per quasi due ore. Un italiano torna nella Nba, quindi, dopo gli esperimenti di Rusconi ed Esposito ma questa volta ci va per restarci.
Il secondo nome a essere pronunciato da Stern è quello di LaMarcus Aldridge, lungo della Texas University che viene selezionato da Chicago, ma ubito ceduto a Portland in cambio della quarta scelta, l’atletico Tyrus Thomas e del russo Vikhtor Khryapa. Il gioiello di Gonzaga, Adam Morrison, perfino paragonato a Larry Bird, viene invece selezionato da Charlotte con la terza scelta assoluta. Non mancano naturalmente le sorprese, come la decisione di Seattle di puntare con la 10° scelta sul giovane senegalese in forza al Pepinster, compagine belga di bassa classifica, Saer Sene.
C’è un po’ di Italia anche alla 13ª posizione. Lo svizzero di Biella Thabo Sefolosha viene selezionato da Philadelphia, ma subito è ceduto ai Chicago Bulls. A completare il quadro dei giocatori internazionali scelti al primo giro ci pensano l’ucraino Oleksiy Pecherov, che va a Washington con la 18ª scelta, lo spagnolo dell’Estudiantes Sergio Rodriguez, selezionato da Phoenix (27) ma spedito a Portland, e lo sconosciuto inglese Joel Freeland, 30ª scelta dei Blazers. Alla fine i cestisti internazionali selezionati al primo turno sono sei, ma verrà ricordato come il draft che parla italiano: la lingua della prima scelta assoluta, Andrea Bargnani.
1. Toronto Raptors - ANDREA BARGNANI, Benetton Treviso (foto)
2. Chicago Bulls (ceduto a Portland) - LaMarcus Aldridge, Texas University (foto)
3. Charlotte Bobcats - Adam Morrison, Gonzaga University (foto)
4. Portland Trail Blazers (ceduto a Chicago) - Tyrus Thomas, Louisiana State University (foto)
5. Atlanta Hawks - Shelden Williams, Duke University (foto)
6. Minnesota Timberwolves (ceduto a Portland) - Brandon Roy, Washington University (foto)
7. Boston Celtics (ceduto a Portland e poi a Minnesota) - Randy Foye, Villanova University (foto)
8. Houston Rockets (ceduto a Memphis) - Rudy Gay, Connecticut University (foto)
9. Golden State Warriors - Patrick O'Bryant, Bradley University (foto)
10. Seattle Supersonics - Mouhamed Saer Sene (Sen), Pepinster (Bel) (foto)
11. Orlando Magic - J.J. Redick, Duke University (foto)
12. New Orleans Hornets - Hilton Armstrong, Connecticut University (foto)
13. Philadelphia 76ers (ceduto a Chicago) - Thabo Sefolosha (Svi), Angelico Biella (foto)
14. Utah Jazz - Ronnie Brewer, Arkansas University (foto)
15. New Orleans Hornets - Cedric Simmons, North Carolina State University (foto)
16. Chicago Bulls (ceduto a Philadelphia)- Rodney Carney, Memphis University (foto)
17. Indiana Pacers - Shawne Williams, Memphis University
18. Washington Wizards - Oleksiy Pecherov (Ucr), Paris BR (Fra) (foto)
19. Sacramento Kings - Quincy Douby, Rutgers University
20. New York Knicks - Renaldo Balkman, South Carolina University
21. Phoenix Suns (ceduto a Boston) - Rajon Rondo, Kentucky University
22. New Jersey Nets - Marcus Williams, Connecticut University (foto)
23. New Jersey Nets - Josh Boone, Connecticut University
24. Memphis Grizzlies - Kyle Lowry, Villanova University
25. Cleveland Cavaliers - Shannon Brown, Michigan State University
26. Los Angeles Lakers - Jordan Farmar, Ucla
27. Phoenix Suns (ceduto a Portland) - Sergio Rodriguez (Spa), Estudiantes Madrid (Spa)
28. Dallas Mavericks - Maurice Ager, Michigan State University
29. New York Knicks - Mardy Collins, Temple University
30. Portland Trail Blazers - Joel Freeland (Gb), Fadesa Gran Canaria (Spa)
Così il secondo giro
fonte gazzetta dello sport

Wednesday, June 28, 2006

C'è il draft, Bargnani sogna

"Sto per vivere uno dei giorni più importanti della mia vita", dice Andrea. Intanto i Raptors fanno pretattica: come prima scelta si parla anche di Aldrige, Gay, Thomas o Morrison


NEW YORK, 28 giugno 2006 - La grande attesa sta per terminare. Mercoledì sera Andrea Bargnani conoscerà la sua destinazione. La vigilia del draft più incerto degli ultimi anni è stata vissuta serenamente del giocatore della Benetton. C’è la prima scelta assoluta in ballo, e nella storia della Lega nessun europeo è mai stato chiamato per primo da David Stern durante il draft, ma colui che anche gli americani hanno incominciato a chiamare "The Wizard", il mago, sembra tranquillo.
"Naturalmente sono emozionato - racconta Andrea ai tantissimi reporter a stelle e strisce, in un inglese più che discreto -, ma non mi sento agitato. Sarò sicuramente più nervoso mercoledì sera al Garden, d’altronde sto per vivere una delle giornate più importanti della mia vita. Per me questo è un sogno che si realizza". Anche i più grandi esperti di draft d’America però fanno fatica a prevedere le intenzioni di Toronto, la franchigia che ha in mano le carte migliori. I Raptors, infatti, possedendo la prima scelta assoluta e possono fare diverse cose, anche bluffare lasciando credere ad altre squadre di non aver ancora le idee chiare.
Così facendo il general manager dei canadesi potrebbe stimolare un “trade” dell’ultimo minuto, ottenere un giocatore interessante e magari scivolare più in basso di qualche posizione (idealmente di due o tre al massimo) per riuscire comunque a portarsi a casa Bargnani e riunirlo quindi con il suo ex-gm Maurizio Gherardini. Colangelo, che fa della diplomazia uno dei suoi punti di forza, a uno scambio finge di non credere. "Arrivati a questo punto - commenta l’ex-gm di Phoenix - penso proprio che utilizzeremo la nostra prima scelta". Il che significa che Bargnani andrà nella Nba la prossima stagione da numero uno? Non necessariamente.
Ai Raptors naturalmente l’italiano piace parecchio ma Chris Bosh, l’uomo copertina della franchigia, vorrebbe vedere con la maglia dei Raptors il suo amico LaMarcus Aldridge, un altro cestista decisamente gradito da Colangelo e soci. Martedì poi è addirittura circolata la voce che grazie a un workout eccellente anche l’ala di Uconn, Rudy Gay, sia tornata in corsa per la prima scelta assoluta, insieme a Bargnani, Aldridge, Tyrus Thomas di Lsu e quello che qualcuno definisce "il nuovo Larry Bird", cioè Adam Morrison di Gonzaga. Inutile provare a fare previsioni, a svelare il mistero ci penserà mercoledì sera David Stern.


fonte gazzetta dello sport

Monday, June 26, 2006

Finalmente Alex!!!

Del piero in campo dal primo minuto contro l'Australia...vai Alex facci sognare...

Saturday, June 24, 2006

Tabella Fase finale dei Mondiali

«Stupore» per la decisione di Palazzi di alleggerire la posizione del Milan

Borrelli, inchiesta sui diritti tv
«Le verifiche devono proseguire anche sulle iscrizioni ai campionati e sul mercato dei calciatori»


ROMA - Altro che finale di partita. Il lavoro dell’Ufficio indagini su quello che Francesco Saverio Borrelli definisce «il sistema di compromissione della regolarità dei campionati» è all’inizio. «La fitta rete dei rapporti intercorsi tra soggetti a vario titolo partecipanti al mondo del calcio trova origine e spiegazioni in un contesto ben più ampio che ruota attorno a temi sportivi ed economici: in particolar modo, l’attenzione dovrà essere posta prioritariamente sulle tematiche della ripartizione dei diritti televisivi, delle procedure di iscrizione ai campionati, del "mercato" dei calciatori». Postilla illuminante: «E l’Ufficio si riserva di occuparsene subito dopo il termine di questa prima indagine». Le 193 pagine della relazione di Borrelli costituiscono la base dei deferimenti. E dimostrano come l’ex procuratore di Mani Pulite si sia fatto una certa idea del calcio, e voglia approfondirla andando a toccare quelli che ritiene essere gli interessi alla base del «sistema».I soldi. «Resta da ripetere che le indagini dovranno proseguire: la vastità del contesto, la unicità di questo che è il più grande scandalo del mondo del calcio, i plurimi filoni indagativi che sin da ora emergono non permettono di ritenere conclusa l’opera di individuazione delle responsabilità». C’è ancora del lavoro da fare, dice Borrelli, e riguarderà gli aspetti economici del calcio, cominciando dai diritti televisivi e dalla matassa di interessi che si porta dietro. Se il Procuratore federale Stefano Palazzi ha recepito quasi per intero alcune parti del lavoro d’indagine svolto da Borrelli, quelle su Juve, Lazio e Fiorentina, è vero anche che i documenti dei due magistrati presentano alcune differenze di metodo. L’Ufficio indagini somma al meticoloso lavoro di ricostruzione dei singoli episodi anche una visione del mondo del calcio nel suo complesso; il Procuratore federale si attiene invece alla contestazione dei singoli episodi e delle singole responsabilità. La contiguità tra arbitri e dirigenti di società per Palazzi è semplicemente una violazione del codice sportivo da punire con la massima severità (l’ormai famoso articolo 6, illecito); per Borrelli «tale contiguità risulta però rappresentare la garanzia per giungere ai massimi livelli di carriera, e di conseguenza trarne tutti i vantaggi in termini di visibilità e guadagno economico». A sostegno della tesi, riporta «a titolo meramente esemplificativo» la tabella relativa ai «gettoni partita» (5.164,56 euro per una gara di serie A) e ai diritti d’immagine. Come a dire che in questo meccanismo di incentivi economici c’è qualcosa che non funziona, è un errore di sistema. Chi rappresenta l’accusa deve stare sull’essenziale, ovvero i fatti del campionato 2004-2005, Borrelli si concede considerazioni di puro buon senso ma inquietanti, come questa, riferita al sistema moggian-giraudiano: «La nascita di questa associazione deve farsi risalire ad anni addietro». Almeno, dice, esisteva nel ’99-2000, anno del diluvio su Perugia e della sciagurata direzione di De Santis in Juve-Parma (gol non convalidato all’allora gialloblù Cannavaro): «Non è davvero lontanamente immaginabile che possa essersi, come d’incanto, materializzata soltanto in un campionato». Insomma, il calcio degli ultimi 6-7 anni è finto. Dove le strade di Borrelli e Palazzi divergono in modo vistoso è sulla questione Milan. L’ex procuratore di Mani pulite premette che «non si può parlare di una organizzazione strutturata come quella juventina». Ma questo non toglie, comunque, «l’emersione di una influenza, diretta ed efficace, sugli organi designatori arbitrali». Questa influenza «non può non essere messa in relazione al fatto che il vice presidente del Milan Adriano Galliani ha ricoperto e continua a ricoprire anche la carica di presidente della Lega Nazionale Calcio di serie A e B». Borrelli evoca il presunto conflitto d’interesse gallianesco, che ieri dopo il deferimento «leggero» di Palazzi (articolo 1, violazione dei principi di lealtà sportiva) si è subito dimesso dalla presidenza di Lega. Ma anche sulle singole responsabilità in casa Milan, l’Ufficio indagini la pensava diversamente da Palazzi, che non ha «legato» la posizione dell’addetto agli arbitri Leonardo Meani a quella di Galliani. Il vicepresidente del Milan «si è "sforzato" di prendere le distanze dal suo collaboratore - si legge nelle conclusioni borrelliane - riconducendo le sue attività a iniziative di carattere personale». Notare le virgolette sullo «sforzo» di Galliani. Per l’Ufficio indagini, «il ruolo di Meani risulta essere parte integrante, al di là della qualificazione formale, dell’AC Milan e si conferma in altre circostanze emerse nel corso delle indagini».L’influenza che il Milan poteva esercitare tramite Galliani viene considerata di prim’ordine. Si cita l’episodio dello slittamento del campionato per la morte del Papa «determinato anche per consentire il recupero dei calciatori rossoneri infortunati». Insomma, «parallelamente» all’organizzazione moggiana, «il Milan ha sviluppato proprie autonome vie per ottenere determinati favori arbitrali, ciò in considerazione del ruolo di "antagonista istituzionale" rivestito da tale società rispetto alla Juventus». Per l’Ufficio indagini il nodo Meani-Galliani c’è ed è ben stretto: «Proprio perché Meani non ricopriva cariche dirigenziali, sarebbe immotivato e inspiegabile l’iperattivismo dimostrato nell’avvicinare ed istruire arbitri e assistenti, attività che invece trova significato nell’affidamento di tale incarico a un semi sconosciuto come Meani, senza disporre direttamente la società». Come a dire che il Milan l’ha pensata bene. Ma per l’Ufficio indagini, l’addetto agli arbitri «riferisce costantemente i risultati del suo lavoro al Galliani, chiedendo ed ottenendo preventiva approvazione e ratifica di quanto concretamente operato "nell’interesse" della società». Ci sono piccole discrepanze tra il lavoro degli uomini di Borrelli e i deferimenti decisi da Palazzi. L’assenza di alcuni guardialinee dai «rinviati a giudizio» e di una partita nell’elenco di quelle da contestare alla Juve. E ce n’è una bella grossa, si chiama Milan. Ieri, ambienti vicini all’Ufficio indagini riferivano di un certo «stupore» per le scelte del procuratore federale. Tra uomini di mondo e di diritto, l’irritazione si chiama così, «stupore».



fonte: corriere dello sport

Thursday, June 22, 2006

Italia vincente, ma con un gioco poco offensivo


Non c'è molto da stare allegri, con un Totti inesistente ed un Lippi che si mette paura per la repubblica ceca. Purtroppo anche con un uomo in più la partita non è stata chiusa brevemente, è dovuto entrare Pippa Inzaghi per risolverla, io spero che la prossima partita con un Totti così ci sia spazio per alex, sicuramente farà meglio, basta leccargli il culo, come fanno i telecronisti della rai, i suoi cucchiai provati sono pietosi. In ogni caso ho fatto festa perchè potrebbe essere l'ultima e c'è la foto che lo dimostra.

Questa sera ti vogliamo così!

Wednesday, June 21, 2006

Non è più tempo di esperimenti: spazio a Totti nella partita decisiva

di Mattia Losi

Alla vigilia della partita (decisiva) tra Italia e Repubblica Ceca, Lippi sembra intenzionato a insistere su Francesco Totti, sacrificando ancora una volta le ambizioni di Alessandro Del Piero. Una scelta per qualcuno criticabile, ma che trova più di una ragione pratica per essere condivisa.

Punto numero uno: Lippi considera Totti, ed è suo diritto essendo il Ct, il giocatore fondamentale di questa nazionale. Non farlo giocare significherebbe rinnegare un’impostazione ormai collaudata e nessun allenatore, se è davvero convinto della grandezza di un suo campione, lo lascia in panchina. Bearzot si comportò così con Paolo Rossi nell’82, Sacchi con Baggio nel 1994, Parreira sta seguendo la stessa via con Ronaldo. La sostituzione di Totti con gli Usa, come accadde proprio con Sacchi e Roberto Baggio al mondiale americano del 1994, è un episodio legato all’espulsione imprevedibile di De Rossi, non una scelta di fondo.

Punto due: Del Piero, senza dubbio un grande giocatore a livello di club e spesso decisivo per far vincere la Juventus in campo internazionale, con la maglia azzurra ha sempre fallito gli appuntamenti decisivi. Ha segnato 26 gol con l’Italia, ma giocando due Europei (2000 e 2004) e tre mondiali (1998, 2002 e 2006) è andato in rete solo due volte: nel 2000 contro la Svezia (2-1 per l’Italia) e nel 2002 contro il Messico (1-1).

Punto tre: Del Piero si è sempre sentito una punta e non ha mai accettato di buon grado di giocare come supporto agli attaccanti di ruolo. La contrapposizione con Totti, nell’attuale Nazionale, sarebbe dunque possibile solo se Lippi passasse al 4-4-2. Modulo che non gli piace, al punto che non ha nemmeno convocato i giocatori necessari per applicarlo: mancano le ali a meno di non utilizzare Zambrotta e Camoranesi, ma sarebbe un ripiego proprio nella partita “dentro o fuori”.

Punto quattro: tutte le volte che inizia un mondiale o un europeo Del Piero reclama il posto in campo dicendo di stare meglio del suo potenziale concorrente per la maglia da titolare. Un atteggiamento che ha finora portato a un utilizzo parziale di Roberto Baggio nel mondiale del 1998 e addirittura alla sua esclusione nell’Europeo del 2000. Giova ricordare che lo stesso Baggio, in tre edizioni del Campionato del Mondo, ha messo a segno 9 reti (miglior bomber azzurro di tutti i tempi ai mondiali) pur giocando “part-time” nel ’90 e nel ’98. Se per una volta, invece di fare come Achille, Del Piero pensasse a metterla in rete quando scende in campo, sarebbe meglio per tutti: il gol sbagliato contro gli Usa era indubbiamente difficile, ma chi si considera un campione e non un giocatore normale lo deve dimostrare proprio in circostanze simili.La partita contro la Repubblica Ceca è tutt’altro che facile: nel mondiale del 2002 abbiamo battuto solo l’Ecuador (2-0), pareggiando con il Messico (1-1) e perdendo con Croazia e Corea del Sud (sempre per 2-1). In Germania abbiamo sconfitto il Ghana (2-0) e pareggiato contro gli Usa (1-1). Come si vede ultimamente non siamo abbonati alle vittorie nelle partite che contano. Nello stesso periodo la nostra grande rivale, il Brasile, ha giocato e vinto 9 partite, mentre i tedeschi padroni di casa ne hanno vinte 7 e pareggiata una, perdendo solo la finalissima del 2002.Lippi, dunque, contro la Repubblica Ceca non può permettersi esperimenti, perché a un Mondiale sono spesso fatali. Vicini, nella semifinale contro l’Argentina di Italia ‘90, ruppe la coppia vincente Schillaci-Baggio per ridare il posto a Vialli: siamo l’unica grande, negli ultimi quarant’anni, ad aver perso il Mondiale in casa.Detto questo auguriamo anche a Del Piero di giocare e, a quel punto, di giocare bene e segnare. Perché il tabellone che ci si prospetta in caso di passaggio del turno come primi del girone è un’occasione che si presenta un volta ogni secolo: e sarebbe un peccato mortale non sfruttarla.

fonte: Il sole 24 ore

Sunday, June 18, 2006

Real Madrid, Lippi in panchina se Villar diventa presidente

MADRID - Marcello Lippi potrebbe essere il prossimo allenatore del Real Madrid. Il commissario tecnico della Nazionale italiana mancava dall'ampia lista di futuro entrenador della Casa Blanca, dopo i nomi di Capello, Wenger ed Eriksson. Oggi il quotidiano sportivo iberico As parla dell'accordo raggiunto con Lippi da parte di Juan Miguel Villar Yar, candidato alla presidenza madridista. Secondo il giornale spagnolo, Lippi darebbe comunque l'addio alla panchina azzurra dopo i Mondiali, indipendentemente dal risultato, perche' implicato nella questione Moggiopoli. Insomma, la Federazione avrebbe atteso a dargli il benservito per non disorientare ulteriormente la squadra, ma la decisione sarebbe stata presa nella riunione premondiale tra Guido Rossi, commissario straordinario della Figc, e il tecnico viareggino. Quella "fiducia a tempo" avrebbe portato Lippi a dire di si' successivamente alle lusinghe del Real. L'accordo potrebbe addirittura essere annunciato la prossima settimana, se l'Italia venisse eliminata. E' chiaro che la condizione perche' si verifichi tutto cio' e' che Villar vinca le elezioni per la presidenza. Ed e' altrettanto chiaro che la voce spagnola potrebbe essere un tentativo di destabilizzare le speranze italiane in Germania. In fondo, per la Spagna sarebbe un avversario in meno. (Agr)


fonte: corriere della sera

Guardate il campione!!




Ecco la vera Italia!!!!


Finalmente la vera Italia è uscita fuori, e cioè giocatori che già sentivano la vittoria finale in tasca e che si so fatti mettere sotto da un Usa molto fisico. Ma se giocavamo comntro uno squadrone come l'Argentina o il Brasile che succedeva??o meglio Messi e Ronaldinho contro Zaccardo?come minimo 10 tunnel a partita. Ma una nota positiva c'è, ed é un certo capitano di nome Alex Del Piero che a differenza di Totti(inesistente) ha rischiato di fare goal almeno due volte e che sicuramente merita di giocare più di Totti. Infine non ci sono parole per De Rossi, forse pensava di giocare giù in cortile e di farsi rispettare con le gomitate, per cui per me è bocciato, non lo voglio più vedere in campo in questo mondiale, anche se arrivassimo in semifinale o finale.

Wednesday, June 14, 2006

Aggiornamento mondiale

Dopo le prime partite emerge un fatto clamoroso, e cioè che l'Italia insieme alla Spagna(anche se di +) è quella che ha giocato meglio, nonostante Totti non sia in forma, Del Piero non ancora scende dalla collina e il resto della squadra non è ancora al 100%, per cui ciò ci fa ben sperare. Anche bisogna stare attenti al Brasile ed all'Argentina che sono molto pericolose visto che hanno squadre piene di campioni che inizieranno a giocare bene dopo il primo turno. Infine dico che dobbiamo rimanere con i piedi per terra, aspettiamo la fine del primo turno e poi esulteremo un po' alla volta.Forza Azzurri.

Benvenuta Franza!!!

Da oggi entra a far parte del nostro staff una ragazza(che poi forse so 2), quindi vi prego di portarle rispetto. Grazie

Monday, June 12, 2006

Parreira 'Totti non avrebbe spazio nel Brasile'

Il ct del Brasile Carlos Albero Parreira elogia Totti ma fino a un certo punto. "E' forte, ma nella nostra nazionale non avrebbe spazio. L'Italia comunque è una squadra che vedo bene, per me - conclude - è tra le favorite di questi mondiali".

Stasera vedremo se ha ragione Parreira oppure ha torto marcio.Forza Italia


fonte: la gazzetta dello sport

Friday, June 09, 2006

Mondiali: Si parte!!

Alle 18 germania-costa rica, tutti incollati alla tv, si inizia a gufare..

Thursday, June 08, 2006

Lippi vuole vincere. E ha scelto l'unica via possibile

Marcello Lippi sa benissimo che al prossimo Mondiale qualsiasi risultato diverso dal primo posto verrebbe vissuto come un fallimento: lo sa perché, a torto o a ragione (a mio avviso a torto), gli italiani ogni quattro anni ritengono di essere tra i favoriti per la Coppa del mondo. In realtà spesso la nostra nazionale è mediocre e raccoglie i risultati che si merita (Messico 1986, Francia 1998, Giappone-Corea 2002, solo per restare alle edizioni degli ultimi vent'anni).Al tempo stesso Lippi è consapevole di avere tra le mani una nazionale buona ma non straordinaria dal punto di vista tecnico. Gli azzurri di assoluto livello mondiale sono due, Totti e Buffon, ma il primo non è in forma e il secondo gioca come portiere: un ruolo che, nella storia dei mondiali, non è mai stato decisivo per vincere, al massimo (in qualche partita) per non perdere.Altre nazionali di primo livello hanno invece abbondanza di fuoriclasse: l'Argentina con Mascherano, Messi e Tevez; il Brasile con quasi tutti quelli che scenderanno in campo; lo stesso Portogallo con il trio Deco, Figo e Cristiano Ronaldo. Consapevole di dover vincere e di non poter contare sull'apporto di fuoriclasse assoluti, come accadde invece a Sacchi nel 1994 con Roberto Baggio, Lippi sta seguendo l'unica via possibile: puntare sul fisico, sul connubio tra un livello tecnico mediamente buono e una preparazione atletica ai massimi livelli.Lo stesso Lippi sa benissimo che, in un torneo come il mondiale che dura un mese e nel quale si giocano molte partite ravvicinate, la condizione atletica non può essere mantenuta per più di 15-20 giorni. Dunque chi parte forte arriva piano: se è il Brasile "baila futbol" grazie alla tecnica sopraffina dei suoi giocatori, gli altri di solito strisciano sulle ginocchia.Il conto di Lippi, che il Mondiale lo vuole vincere, è presto fatto: la nazionale deve essere al massimo della forma per i quarti di finale, facendo della forza atletica un'arma vincente contro le nazionali più tecniche (ma a quel punto più stanche).Questo significa rischiare moltissimo nel girone eliminatorio: ma se crediamo che il livello medio dei nostri giocatori sia peggiore di quello di Ghana, Stati Uniti e Repubblica Ceca sarebbe meglio non andarci nemmeno, in Germania. E significa rischiare un po' anche negli ottavi, quando la forma fisica ci sarà, ma forse non ancora al cento per cento.Visto che per gli italiani uscire al primo turno o perdere la finale è più o meno la stessa cosa (abbiamo vissuto come un fallimento le sconfitta ai Mondiali del 1970 e del 1994, così come all'Europeo del 2000) Lippi gioca d'azzardo tentando l'unica strada possibile per vincere. Che poi ci riesca, lo vedremo solo strada facendo.

di Mattia Losi

fonte: il sole 24 ore

BASTA SOGNARE, VOGLIAMO IL MONDIALE!!

CALCIO, MONDIALI; ESSIEN: IL GHANA BATTERA' L'ITALIA

La stella del Ghana e del Chelsea Michael Essien confida in un esordio vittorioso della formazione africana contro gli Azzurri: "Batteremo l'Italia". Essien dichiara di aver recuperato e aver superato ogni problema fisico. "Sono ormai al 100 per cento e sono pronto a dare il massimo nei Mondiali di Germania. Tutti hanno gli occhi su di me e su Stephen Appiah, e noi vogliamo fare del nostro meglio. Penso che possiamo vincere contro l'Italia perchè non c'è pressione, c'è molta tranquillità. Non abbiamo nulla da perdere e questo ci favorisce. Possiamo anche essere la Cenerentola dei Mondiali, potremmo riservare grandi sorprese a tutti. Il nostro obiettivo è di raggiungere il secondo turno e questo significa che dobbiamo vincere una partita e pareggiarne un'altra".
Anche Appiah è fiducioso: "Siamo pronti per battere l'Italia, pronti per la Repubblica Ceca e sicuramente pronti per gli Stati Uniti".

fonte :l'espresso

Monday, June 05, 2006

BASTA SOGNARE, VOGLIAMO IL MONDIALE!!

Rossi, la rimonta è cominciata

Col trionfo del Mugello il pesarese si è rilanciato in classifica: 34 punti di distacco non sono impossibili per lui. Ma con un Capirossi e una Ducati così non potrà più sbagliare

SCARPERIA, 5 giugno 2006 - Quasi otto milioni di spettatori davanti alla tv rapiti dalle acrobazie di Valentino Rossi e Loris Capirossi. Un dato che non stupisce. Dopo sei GP, infatti, il campionato ha regalato al Mugello l'atto più spettacolare ed equilibrato dell'anno. Rossi ha vinto e si è rilanciato nella lotta al titolo, la Ducati e Capirossi hanno confermato di essere estremamente competitivi, le Honda sono sempre in agguato. Questo quadro di incertezza si è mescolato alla perfezione nel GP d'Italia di ieri. Ne è uscita una gara splendida e un futuro di stagione ancora più interessante.

fonte www.gazzetta.it

Saturday, June 03, 2006

Lippi prevede un futuro azzurro

Il c.t. stoppa le critiche dopo l'opaca prova con l'Ucraina: "Non serve essere brillanti ora, due amichevoli con squadre che fanno il Mondiale sono dure. E poi non perdiamo da 18 partite"
E ha ragione, ma cosa volete ora?noi dobbiamo vincere le partite al mondiale, non in amichevole, e poi ieri il mister ha detto che la squadra dovrà entrare in forma a metà mondiale, questo è il giusto modo di ragionare, così si vince, e non spompandoci nel pre-mondiale. Nell'ultimo mondiale vincemmo la prima contro l'ecuador, e diventammo come i tifosi dell'inter in estate, e poi?sapete tutti come andò a finire.....insomma basta sognare, volgiamo il mondiale!!!

BASTA SOGNARE, VOGLIAMO IL MONDIALE!!

Thursday, June 01, 2006

Svizzera-Italia 1-1

Ieri sera c'è stata a Ginevra la prima partita pre-mondiale, non so voi, ma io non l'ho vista, forse perchè non ne posso più di farmi prendere in giro, di vedere che caproni del genere, ignoranti e a volte presuntuosi, prendono milioni di euro all'anno, per un lavoro che è un divertimento, e che hanno anche bisogno di un premio in caso di vittoria ai mondiali di 250000€ invece di giocare per difendere i colori della nostra patria e per la loro gloria visto che rimarrebbero per sempre nella storia del calcio mondiale. Per cui io esulterò solo nel caso di vittoria finale, sempre se ne avrò voglia.

Tuesday, May 30, 2006

Basso citato in una telefonata

Nel caso di doping che coinvolge Gutierrez, in un'intercettazione di parla di Ivan

MILANO — «Hay que mandar comida al Bufalo». «Bisogna mandare il pasto al Bufalo». Il Bufalo del ciclismo spagnolo è José Enrique Gutierrez Cataluña, secondo classificato del Giro d'Italia, terminato domenica a Milano. La frase, intercettata al telefono del dottor Eufemiano Fuentes nell'ambito dell'inchiesta spagnola contro il doping iniziata la scorsa settimana a Madrid, è una richiesta, fatta in codice al medico, usando il soprannome. La «comida», il pasto, potrebbe essere contenuto in una delle duecento sacche di sangue sequestrate mercoledì scorso proprio al dottor Fuentes. Nelle intercettazioni (pubblicate oggi dal settimanale Interviù, diretto da Manuel Cerdan, uno dei più famosi giornalisti investigativi spagnoli) è citato anche il nome del vincitore del Giro, Ivan Basso.LA DOMANDA — Manolo Saiz, arrestato assieme al dottor Fuentes, è il direttore sportivo della Liberty Seguros- Wurth, che partecipava al Giro. In una telefonata, Saiz fa una domanda al dottor Fuentes, i cui trattamenti erano quotatissimi: «Lo porti anche a Basso?». La risposta non c'è. E nemmeno il complemento oggetto, che secondo gli investigatori è il sangue. Il nome di Basso era già stato tirato in ballo nei giorni scorsi. La magistratura spagnola sta infatti indagando i rapporti tra Fuentes e il dottor Luigi Cecchini, che in passato è stato preparatore di Basso (e ora lo è di Ullrich e di altri corridori italiani di vertice) ed è rimasto amico di Bjarne Riis, team manager della squadra del corridore varesino. In altre intercettazioni, clienti diversi chiedono a Fuentes se porta il sangue anche ad Alejandro Valverde, stella del ciclismo spagnolo, vincitore dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi.

L'AUTOEMOTRASFUSIONE — La Guardia Civil ha trovato negli appartamenti del dottor Fuentes e del dottor Merino, sacche di sangue con nomi in codice, oltre a steroidi e anabolizzanti. Le sacche di sangue servono per la pratica dell'autoemotrasfusione: all'atleta viene prelevato del sangue, che viene riossigenato e quindi nuovamente trasfuso. È una pratica piuttosto costosa e l'incidenza sulle prestazioni è notevole. Non esistono macchinari antidoping capaci di scovarla. Al punto che la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha indetto un bando di ricerca per la creazione di uno strumento utile alla causa. Se l'antidoping non può nulla, va ricordato che basta un errore in una trasfusione per causare la morte.

LA MINACCIA — Alcuni dei nomi in codice sulle sacche di sangue da 450 millilitri sequestrate sarebbero stati identificati. Si tratta dei corridori della Liberty Seguros-Wurth e degli ex ciclisti della Kelme che ora gareggiano in altre squadre. In una intercettazione si percepisce l'irritazione di uno dei dottori nei confronti di Manolo Saiz. All'interlocutore viene chiesto di minacciare Saiz per i mancati pagamenti per i servizi precedenti e di dirgli di pagare se vuole «fare qualcosa» al Tour de France. Alcuni corridori della Liberty, come Angel Vicioso, sono stati filmati mentre si recavano dal dottor Merino. Nelle intercettazioni compaiono anche i nomi di due corridori della Liberty in gara al Giro d'Italia. Uno è chiamato «Zapatero» e secondo la Guardia Civil si tratta di Michele Scarponi (Zapata in spagnolo significa scarpa). Ma nel dialogo fra i medici si dice semplicemente «che si è lamentato coi compagni perché non l'hanno aiutato». Scarponi si è ritirato dal Giro il giorno dopo l'inizio dello scandalo in Spagna. L'altro corridore della Liberty citato nelle conversazioni telefoniche col soprannome «Uno» sarebbe Unai Osa, diciottesimo a 48'52'' nella classifica finale del Giro. Di lui si dice nelle telefonate che «non va troppo bene».

LAVORO INTENSO — I giorni tra il 12 e il 15 maggio sono stati molti intensi negli appartamenti messi sotto osservazione dagli investigatori. La Guardia Civil ha registrato decine di visite e appurato che il dottor Fuentes ha lavorato quasi 72 ore consecutive prima di lasciare Madrid per tornare alle Canarie, dove vive. L'ipotesi è che il sangue fosse destinato ad alcuni ciclisti impegnati proprio al Giro. In un'altra intercettazione, uno dei dottori sotto inchiesta esprime soddisfazione perché dopo una tappa di montagna del Giro «i nostri sono arrivati tra i primi trenta». Tra i clienti di Fuentes e di Merino è stato identificato il colombiano della Phonak (la stessa squadra del Bufalo Gutierrez), Santiago Botero, vincitore di tre tappe al Tour e due alla Vuelta, e campione del mondo a cronometro nel 2002. Con lui c'è pure Roberto Heras, squalificato per due anni dopo aver vinto nello scorso settembre la quarta Vuelta di Spagna della sua carriera: anche il suo nome, assieme a quello di Oscar Sevilla della T-Mobile, figura nelle indagini in corso.

IMPUNITI — Ma cosa rischiano i ciclisti coinvolti nella «Operacion Puerto»? La legge spagnola antidoping deve ancora entrare in vigore e non è attualmente così severa come quella italiana o quella francese. Paradossalmente le indagini sono scattate troppo presto. Solo medici e «spacciatori» di sangue e di sostanze proibite sono punibili.
Paolo Tomaselli
30 maggio 2006


fonte www.corriere.it

Tuesday, May 23, 2006

Palladino 'Con la Juve andrei anche in C, bianconero da sempre'

Raffaele Palladino, attualmente impegnato nell'Europeo portoghese Under 21 sogna di vestire la magkia bianconera., Tra l'altro il 30 giugno scadra' il suo prestito al Livorno e lui spera di tornare alla Juventus, squadra alla quale appartiene il suo cartellino: "La Juventus? Io ci spero, per me sarebbe un sogno, e' la mia squadra del cuore fin da piccolo e alla Juventus devo tanto perche' mi ha fatto crescere. Quello che sta succedendo mi ha sconvolto, mai avrei pensato che una persona come Moggi potesse finire in una storia del genere".


fonte: www.calciomercato.com

Monday, May 22, 2006

Lo sfogo di Moggi: 'Maledetto il giorno che ho incontrato Berlusconi, tutta colpa di Galliani'

Lo sfogo di Moggi: 'Tradito da Galliani' L'ex direttore generale della Juventus accusa: 'Berlusconi mi voleva ma Adriano lo sconsigliò'.
L’intervista da mandare in differita va in onda poco prima dell’ora di pranzo di un giorno di bufera giudiziaria. Siamo nel pieno di Calciopoli, e Luciano Moggi decide di aprire lo scrigno dei segreti. Per raccontare la sua verità. Ad una condizione, però: l’accordo è di blindare le sue parole almeno per una settimana, di "tirar fuori" la chiacchierata quando i fatti dimostreranno che tutta l’Italia del pallone, nobile e proletaria, sapeva. E taceva. E assecondava. E usufruiva di favori. Così è stato, a leggere la cronaca degli ultimi giorni. Il faccia a faccia con l’ex direttore generale della Juventus dura un’ora abbondante, uno sfogo ma non un monologo, interrotto da una sola chiamata ricevuta sull’unico telefonino che ancora adopera. Dice molto Big Luciano, ma non può raccontare tutto. Evita di entrare nei dettagli di certe accuse, quelli sono materia per magistrati.
Ci accoglie con un sorriso e quattro parole. «E’ stata un’imboscata».
Signor Moggi, ma perché è successo tutto questo? «Io so solo che per quel che mi riguarda è stata un’imboscata, un colpo alle spalle terribile che mai mi sarei immaginato».
A cosa vuole alludere? «Io ho una mia idea...(pausa). Mi stia ad ascoltare, ora le racconto un fatto... Lo scorso settembre, quando andai a Palazzo Grazioli, Berlusconi mi propose di andare al Milan. Io rimasi sorpreso, e pur lusingato da quell’offerta, gli dissi che ci avrei riflettuto. Eravamo solo all’inizio della stagione, in quel momento dovevo pensare alla Juventus. Ma tutti noi sappiamo com’è fatto il proprietario del Milan, basta poco per entusiasmarlo. E così raccontò tutto a Galliani, con grande enfasi...».
Il quale evidentemente non deve averla presa bene... «Esatto. Neppure a farlo apposta, due settimane dopo il mio incontro con Berlusconi, alla Figc arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con intercettazioni che riguardavano me e altri personaggi del calcio. Carraro informò subito Galliani, il quale ovviamente ne parlò con Berlusconi. Evidentemente Galliani suggerì a Berlusconi di stare molto attento prima di fare certe scelte, gli disse che forse non era il caso di insistere su di me per via dell’inchiesta». Alla faccia dell’amicizia fra lei e Galliani... «Parliamo d’altro».
D’accordo, ma perché da settembre si è arrivati a maggio? «Carraro sapeva tutto. E sappiamo che non era neppure in buoni rapporti con Mazzini che, invece, è sempre stato un mio amico... Hanno aspettato il momento giusto anche per incastrare Pairetto visto che Galliani aveva promesso a Collina il posto di designatore, sappiamo da dove sono uscite le prime notizie».
Sta parlando di complotti e tradimenti, ma le intercettazioni coinvolgono soprattutto lei... «Non sono stato io a inventare questo calcio, è il sistema che funziona così da sempre. Ma scusate, avete visto tutte le intercettazioni? Se ne sono sentite delle belle, eppure la colpa è stata data sempre a me solo perché il mio nome è stato il primo ad essere gettato in pasto alla stampa. E Carraro? Per non parlare del suo segretario Ghirelli, un uomo molto pericoloso».
Mi perdoni, i suoi colloqui con Bergamo e Pairetto lasciavano poco spazio alle interpretazioni... «Può sembrare così, magari certe parole sono state decifrate solo in un senso ma allora vi dico una cosa: da anni, tutti i giorni della settimana, i designatori ricevevano telefonate da presidenti e dirigenti di tutte le serie, a cominciare da Meani del Milan e Facchetti dell’Inter. E di certo non erano telefonate amichevoli, perché ognuno aveva sempre qualche cosa di cui lamentarsi».
D’accordo, il problema è che l’accusa dice che lei faceva pressioni... «Non è vero. Io, come altri miei colleghi, volevo solo assicurarmi che in campo non scendessero arbitri nemici della Juventus, ma che tutte le partite fossero dirette da professionisti seri, bravi, soprattutto imparziali».
Cosa la faceva tanto preoccupare? Dopotutto dovevano essere gli altri a temere la Juventus... «E invece le cose stanno diversamente, del resto non sono stato io a creare questo mondo del calcio che vive solo di interessi e logiche spietate. Il vero potere è quello economico di coloro che gestiscono i diritti tv. Provi la magistratura a mettere sotto controllo i loro telefoni e a registrare alcune conversazioni, verrebbero fuori cose molto interessanti».
C’è l’accusa di sequestro di persona che riguarda lei e Paparesta...«Ma quale sequestro...».
Nell’inchiesta si parla anche di "imbarazzanti" telefonate fra lei e alcuni giudici (soprattutto l’ex procuratore di Pinerolo, Giuseppe Marabotto ndr) suoi amici... «Ma non è vero niente, io non sapevo nulla, io credevo solo di parlare con un tifoso della Juventus e basta. Volevo essere gentile con lui e l’ho invitato a vedere le partite, come è successo con tanta gente. Neppure mi ricordo quante persone mi chiamavano al sabato per avere biglietti omaggio...».
Come si sente adesso? «Lei come mi vede? Mi hanno ammazzato, meglio avere direttamente un rinvio a giudizio che essere sputtanato in questa maniera. Maledetto il giorno che ho incontrato Berlusconi...».

(QN)

fonte : www.calciomercato.com

Sunday, May 21, 2006

Incredibile giornata di motomondiale!!


Il GP di Le Mans ha sancito vari verdetti tra questi il ritorno ai grandi livelli di Vale Rossi con l'unica pecca della rottura del motore, peccato. Per il resto sono stati grandissimi sia Melandri che Capirossi sorpassando lo spagnolo Pedrosa, un gp davvero emozionante, al il mugello ne vedremo delle belle, magari un bel trio tricolore ai primi posti.

Saturday, May 20, 2006

Rabbia in Germania: birra Usa ai Mondiali

La lager americana soppianta 1.270 marche nazionali. E non rispetta i canoni: invece che con il malto è prodotta con il riso

Battuti in casa e, quel che è peggio, su un campo minato: la birra. I tedeschi sono furiosi che l’americana Budweiser sia la birra ufficiale dei mondiali di calcio che prendono il via il mese prossimo in Germania. Lo ha scritto il quotidiano britannico «The Times», spiegando che la lager americana si è praticamente assicurata il monopolio delle vendite negli stadi in cui si disputeranno le partite e nei rivenditori situati a un raggio di 500 metri di distanza dagli stessi, soppiantando oltre 1,270 birre nazionali.

ERESIA: NON C'E' IL MALTO - La cosa che più irrita i fans teutonici è che la Budweiser - pubblicizzata negli Usa come «Il re delle birre» - non rispetta il tradizionale canone di purezza della birra, un «must» in Germania, secondo cui la birra può dirsi tale solo se prodotta con malto, luppolo e acqua. Budweiser usa invece il riso nel processo produttivo e in tal senso non si qualifica per nulla come birra nel senso tedesco del termine. Pertanto lo status di Budweiser come birra del Mondiale è uno schiaffo in faccia ad un Paese che attribuisce una grande importanza alla produzione della birra.


fonte: il corriere dela sera

Beckenbauer: "L'Italia pagherà in campo lo scotto dello scandalo"

ROMA, 20 maggio 2006 - "L'Italia pagherà in campo lo scotto psicologico dello scandalo che l'ha coinvolta". Franz Beckenbauer è categorico e taglia fuori la nostra Nazionale dal novero delle candidate alla vittoria del Mondiale. Ma non per motivi tecnici. "Fino a poco fa - dice l'ex ct tedesco intervistato da Dribbling - consideravo l'Italia tra le favorite per il titolo. Perchè ha un gran gruppo ed un ct esperto e bravo come Lippi. Ma adesso sono certo che il caos che è scoppiato danneggerà la squadra. Avranno la testa altrove, è uno scandalo troppo grosso per poter dimenticare. Non si può far finta di nulla e cancellare mentalmente una cosa del genere". Poi Beckenbauer rincara la dose: "Io credevo che certe cose potessero accadere solo in Germania - dice riferendosi allo scandalo scommesse arbitrali della scorsa stagione nella Budesliga - invece in Italia è stato fatto di peggio. Questa è la cosa più grave che si sia mai vista nel calcio mondiale".


fonte: la gazzetta dello sport

Friday, May 19, 2006

«AI DIRIGENTI JUVENTINI SOLO UNA MULTA»

Il popolo bianconero, o meglio una parte di questo, sta raccogliendo con un passaparola via e-mail, adesioni per una non meglio precisata iniziativa per lunedi: «Il 22 maggio ci sarà un movimento sportivo on-line tenuto dai tifosi Juventini sullo scandalo del calcio. Se puniranno la vecchia signora con la retrocessione noi tifosi ci uniremo e partirà un blocco nazionale, una manifestazione contro i giornalisti, Moggi, Fgci, magistrati». «La Juve - continua la mail - resta in serie A e partecipa alla Champions. Punite i colpevoli dirigenti con multe. Se provate a distruggere la squadra ci sarà un caos totale».
fonte: corriere della sera

L'Inter insegue Trezeguet

Dopo gli scandali di questi giorni, il popolo juventino rischia di vedersi soffiare il grandissimo e amatissimo attaccante dall'inter, per questo ringraziamo la triade, anzi chi volesse denunciare loro ed il processo di biscardi può farlo grazie al codacons http://www.codacons.it/index_vero.html , io ci sto pensando, spargi la voce così almeno la prossima volta ci penseranno bene prima di prendere in giro il popolo italiano.

Thursday, May 18, 2006

Trapattoni tecnico dell'Italia ai Mondiali 2006!!!!

Non è uno scherzo, è quanto potrebbe accadere nel caso in cui Lippi fosse davvero coinvolto(come sicuramente è visto le convocazioni di certi giocatori tipo Iaquinta) nello scandalo del calcio Italiano. Dopo un mondiale ed un europeo perso in malo modo con la mentalità difensiva che si ritrova, rischiamo di ritrovarcelo di nuovo tra i piedi, beh io non ne posso più, se si dovesse avverare questa maledizione, ho in mente due cose: 1 andare a manifestare a Roma contro la federazione;2 Non guardare le partite dell'italia tanto già si sa il risultato finale. Per cui chi è con me sparga la voce. Dankeschon

Barcellona campione d'europa

Ieri sera si è consumata l'ennesima sfida tra due campioni, ha vinto Ronaldinho, purtroppo a mio avviso non meritatamente visto che, 1 ha toccato palla solo alla fine e 2 ricevendo qualche favore arbitrale. Lo so, sono malizioso, ma dopo Byron Moreno, lo scandalo in Italia e i favori ricevuti nelle partite precedenti(vedi espulsione del difensore del chelsea nello scontro con Messi, il rigore negato al Benfica, il goal regolare annullato a Schevchenko) qualche dubbio mi viene, e se c'è la mafia in Italia perchè nn dovrebbe esserci in un'altra parte??grazie.

Wednesday, May 17, 2006

Questa sera gran finale:Barcellona-Arsenal

In questo momento di caos del calcio, possiamo vederci una bella finale, con Ronaldinho ed Henry penso che lo spettacolo farà da padrone, anche se io tiferò Arsenal.

Tuesday, May 16, 2006

La Juve pensa alla B: via Trezeguet e Buffon

In caso di retrocessione probabile anche l'addio di Vieira. Ancora in bianconero Del Piero (forse un anno in prestito) e Cannavaro

Cessioni per Buffon, Trezeguet e Vieira. Nedved, Cannavaro e Thuram ancora bianconeri (e magari ceduti in prestito), così come Alessandro Del Piero, che dovrebbere tornare come bandiera della nuova Juve. Ma il punto è: dove e come ripartirà la nuova Juve? La retrocessione per lo scandalo intercettazioni è probabile e la società è costretta a studiare un piano di cessioni. Ora tuttavia il vertice ancora non c'è: il cda si riunisce il 19 maggio. Dovrà trovare nuovi dirigenti. Ma anche intanto sudiare i contratti dei giocatori, degli sponsor, delle tv. In caso di calisole rescissorie per la retrocessione, anche sul parco giocatori si potrebero avere dei problemi. In caso un giocatore possa andarsene a costo zero o quasi, il problema economico diventerebbe serio. In ogni cso le ipotesi che circolano sono molte: l'unica cosa certa è che se dovesse scendere in serie B, la società bianconera dovrebbe vendere molti dei suoi pezzi pregiati. Il problema principale è rappresentato dalle spese, oltre che dalla volontà dei giocatori di non scendere nel purgatorio della serie cadetta (o addirittura più in basso). Il club si troverebbe già a dover rinegoziare i contratti per i diritti televisivi, oltre che con gli sponsor. Difficile pensare che possa accollarsi tutti gli stipendi milionari dei suoi fuoriclasse, abnche se loro volessero restare.

CONTRATTI - Peserebbero soprattutto i contratti di Vieira e Buffon, che scadono nel 2010 e sono onerosi (entrambi percepiscono un ingaggio di circa 4 milioni di euro netti l'anno), e quelli di Thuram, Trezeguet, Nedved, Del Piero, Ibrahimovic, Cannavaro, relativi a una fascia economica che va da un minimo di 2 milioni a un massimo di 4,5 (appunto Del Piero). Poi ci sono le scadenze più ravvicinate (Camoranesi nel 2007) e quelle medie (Emerson e Mutu, 2009). Un bel rompicapo, perché la squadra - sempre nell'ipotesi di una sanzione da parte della giustizia sportiva - deve rimanere competitiva, dando per scontato il ritorno immediato in A. Nello stesso tempo deve liberarsi della zavorra senza indebolirsi troppo, pensando alla stagione successiva.

DEL PIERO - Un orientamento potrebbe essere quello di liberarsi dell'ingaggio di Del Piero, lasciandolo libero di andare in prestito almeno il prossimo anno, non perdendolo quindi come bandiera. Per Nedved, Cannavaro e Thuram, tutti avanti con gli anni e quindi con scarse prospettive di mercato, il futuro sarebbe ancora bianconero, mentre l'altro pezzo da novanta da poter mettere in vendita subito è Patrick Vieira, che qualche buona richiesta ce l'ha ancora, anche se certamente lo stato di necessità della Juventus e la fretta non sono la migliore condizione per fare cassa. Anche Buffon andrebbe via, ma sul portiere pesa il rischio di una eventuale squalifica che la vicenda del calcio scommesse potrebbe causargli.

LE PUNTE - Le due vere incognite sono Trezeguet e Ibrahimovic. Sono entrambi in scadenza nel 2008, ma il francese ha adeguato economicamente il contratto un anno e mezzo fa e guadagna circa 3,5 milioni di euro, mentre lo svedese è fermo a meno della metà. Ibra è giovane e potrebbe rappresentare il futuro dietro l'angolo, ma difficilmente sarà disposto a un anno di sacrificio in B; così come Trezeguet, stufo di non vincere nulla in Europa, sa che quella attuale è l'ultima occasione per riprovarci con un club che sicuramente la giocherà (mentre la Juve non è nemmeno certa di questo). Gli esperti dell'Ifil stanno analizzando febbrilmente i contratti per capire se possa esistere qualche clausola rescissoria magari consensuale.

CAPELLO - Infine c'è il nodo Capello, con i suoi tre milioni di euro di ingaggio per un altro anno: il tecnico ha assicurato che rimarrà sulla panchina bianconera. Difficile però credere che mantenga la promessa in caso di retrocessione.


Fonte: Corriere della sera

ALDO BISCARDI LASCIA La7

Da oggi il processo non sarà più su La7, peccato che non potremo più sentire quelle stronzate, ma a quanto pare il processo non era al di sopra delle parti.

Giro d'Italia, passaggio a Vasto 2

Eccovi in anteprima mondiale le foto del passaggio a vasto.

Giro d'Italia, passaggio a Vasto 1

Eccovi in anteprima mondiale le foto del giro che è passato a vasto.

Sunday, May 14, 2006

Giro d'Italia

Oggi al killer di Spoltore gli si è inceppata la pistola con il colpo in canna, peccato per tutti gli appassionati che lo acclamavano, comunque vittoria in scioltezza di Basso, e domani tappa a termoli, quindi farò un po' di foto che posterò qui per voi.

Juve 29° scudetto

Questo di oggi è stato lo scudetto meno sentito della storia della juve, purtroppo per noi e per i giocatori, che hanno sgobbato tutto l'anno e che ora rischiano di vedersi tolti non 1 ma 2 scudi e in più di andare in serie b, tutto a causa di dirigenti senza scrupoli, amanti solo dei soldi, e alla fine ci rimettiamo noi, peccato!!!

Thursday, May 11, 2006

Maresca senza parole

Enzo Maresca, eletto migliore in campo della finale di Coppa UEFA, non trova le parole per descrivere la sua gioia immensa. "È molto difficile spiegare quello che è accaduto questa sera – ha commentato il centrocampista italiano -. Praticamente inimmaginabile: abbiamo vinto la coppa e ho segnato una doppietta. È il giorno più bello della mia vita. Come vedete, sono molto felice!".


fonte uefa.com

CAMPIONATI DEL MONDO DI CALCIO

Cara Moglie, compagna, fidanzata,
dal 9 giugno al 9 luglio 2006 si svolgeranno i Campionati del Mondo di Calcio.
Qui di seguito ti invio il decalogo da seguire scrupolosamente per tutta la durata degli stessi.
IMPARATELO A MEMORIA !!!!!!!!!!!

1. Ti consiglio di leggere quotidianamente la Gazzetta dello Sport. In questo caso sarai sempre aggiornata su quello che sta succedendo al Campionato del Mondo ed avrai degli argomenti di discussione con i quali dialogare con me. Se non lo farai, sono CAZZI TUOI e non ti lamentare se non avremo nulla da dirci.
2. Durante i Campionati del Mondo la televisione sarà mia e solo mia (a tutte le ore) e se ti capitasse di venire in possesso del telecomando, anche solo per pochi secondi, il consiglio che ti do è quello di non cambiare mai canale.
3. Se sarai costretta a passare davanti alla TV durante una qualsiasi partita, sei pregata di farlo strisciando sul pavimento e senza disturbarmi.Se ti balenasse l'idea di passare davanti alla Tv in perizoma o, peggio, completamente nuda, con l'idea di farti scopare, lascia perdere e vedi che questo tuo comportamento non ti porti a prendere l'influenza. Non ho assolutamente intenzione di perdere tempo nel doverti curare.
4. Durante tutte le partite, io per te sarò cieco, sordo e muto fino a quando non avessi bisogno di chiederti qualche cosa da bere o da mangiare. Sei fuori di testa se pensi che io sia a tua disposizione per qualsivoglia richiesta..(non aprirò la porta, non risponderò al telefono, non terrò a bada il bambino che sta piangendo).
5. Sarebbe opportuno che nel frigo non mancassero mai delle lattine di birra ghiacciata e qualche cosa da sgranocchiarci assieme.
6.Per favore non fare mai battute simpatiche o faccie strane quando i miei amici sono a casa nostra a guardare le partite, saresti patetica. Come premio per il tuo buon comportamento, sarai autorizzata a guardare la TV nei pochissimi momenti in cui non si parlerà di calcio.
7. Per favore, ti prego, se l'Italia dovesse perdere qulche partita, non venirmi mai a dire "NON TE LA PRENDERE E' SOLO UN GIOCO", o , "VINCEREMO LA PROSSIMA VOLTA". Se mi dirai queste cose mi farai incazzare ancora di più ed io ti amerò di meno
8. Sarai più che benvenuta qualora tu decidessi di guardare una partita assieme a me. Fai attenzione ho detto una partita. Non prendere i Campionati del Mondo come pretesto per passare più tempo assieme.
9. I REPLAY dei goals sono molto molto importanti. Non me ne frega niente se l'ho visto o non l'ho visto, voglio rivederli, anche mille volte..
10. Di alle tue amiche di NON PARTORIRE, di non organizzare eventi dove è richiesta la mia presenza. Io per te avrò solo tre risposte. a) Non ci vengo,b) Non ci sono,c) Non rompere i coglioni
11. ATTENZIONE, se qualche amico ci inviterà a vedere la partita a casa loro, devi essere pronta all'orario stabilito. Non saranno tollerati ritardi. In tal caso verrai a piedi
12. Le trasmissioni sportive durante il Mondiale sono importanti tanto quanto il mondiale stesso. Non voglio mai sentirti dire " MA L'ABBIAMO GIA' VISTO QUESTO" o "NON POSSIAMO VEDERE QUALCHE COSA D'ALTRO ??" perchè la risposta sarà sempre la stessa (leggi punto 2)
13. Per finire, evita pure l'espressione " GRAZIE A DIO IL MONDIALE E' OGNI 4 ANNI". Non ti scordare che dopo i mondiali c'è il CALCIOMERCATO, I PRELIMINARI DI CHAMPIONS LEAGUE, IL CAMPIONATO e LA COPPA ITALIA.

Ti ringrazio in anticipo per la tua comprensione

p.s. chi l'ha scritto è un grande.

Semplicemente Enzo Maresca!!!


Ragazzi non ho parole, ieri sera è stato come se la juve(sto esagerando) avesse vinto la coppa, per un estimatore di Maresca come me ieri sera non esserci un esito migliore, forse se sul quarto goal il tiro di esterno destro si infilava sotto l'incrocio era meglio, vabbè sarà per la prossima volta, magari Lippi lo convocherà e luici farà vedere qualche giocata delle sue in Germania. Comunque vorrei ringraziare la Triade e Capello per averlo svenduto al Siviglia e forse tutto quello che gli sta succedendo ora forse è dovuto alle mie maledizioni, vabbè forse mi sto sbagliando, sicuramente è meglio Blasi, e forse Maresca come terzino non può giocare, si si è così, è stato un grande affare, ora ci ritroviamo ad arrancare in campionato e in champions non si supera l'Arsenal dei ragazzini.Ciao

Wednesday, May 03, 2006

Tutto il mondo al market Treviso

Giovedì a Cantù sfilata di dirigenti Nba per seguire Bargnani, ma ci sarà anche Toronto che vuole Gherardini dietro alla scrivania. Il Maccabi punta al ritorno di Blatt

MILANO, 2 maggio 2006 - Tutti in coda per Andrea Bargnani. La grande speranza italiana, che sarà uno dei grandi protagonisti del draft Nba di giugno, è in questo momento il giocatore più seguito dagli scout della lega pro statunitense. Finito il campionato Ncaa, tutti i general manager sono ora focalizzati nella valutazione dei prospetti internazionali e l'ala del Benetton Treviso è unanimemente considerata una delle prime cinque scelte del draft con qualche chance di approdare addirittura al numero uno.
Bargnani, che sabato sera a Praga è stato premiato da Arvydas Sabonis come miglior under 22 di Eurolega, si giocherà le prime posizioni con LaMarcus Aldridge di Texas University, Tyrus Thomas di Louisiana State e Adam Morrison di Gonzaga. Il 23 maggio si terrà la lotteria che stabilirà l'ordine delle prime scelte con Portland, Chicago e Charlotte in pole position per il numero uno. Proprio i Trail Blazers, che avranno una chance su quattro di avere il numero 1 e non potranno scendere oltre il 4, saranno presenti giovedì a Cantù con il general manager John Nash e il direttore del personale giocatori Kevin Pritchard, ex giocatore di Reggio Calabria.
In Brianza, per il match del 31° turno tra Vertical Vision e Benetton, ci sarà anche Bryan Colangelo, nuovo general manager dei Toronto Raptors, altro team certo di scegliere nei top 6, che con tutta probabilità saranno anche la futura destinazione, come assistente g.m., di Maurizio Gherardini, procuratore generale del club veneto da molte stagioni. In tribuna al Pianella è anche annunciata un'illustre delegazione dei Boston Celtics con Danny Ainge, responsabile operativo del club, e con il general manager Chris Wallace.
A completare l'elenco delle possibili partenze illustri dal Benetton c'è il nome di David Blatt. Il tecnico statunitense, naturalizzato israeliano, è sotto contratto fino al 2008, però non è un segreto che sia lui il primo candidato a sostituire, come già accaduto nel 2001, Pini Gershon sulla panchina del Maccabi Tel Aviv. Secondo quanto riportato dal "Jerusalem Post" la dirigenza veneta non intenderebbe impuntarsi se il tecnico volesse uscire dal contratto, a maggior ragione se l'addio a Blatt fosse accompagnato da un corposo buyout come accadde lo scorso anno per Ettore Messina al Cska Mosca. E a proposito della panchina del Benetton, dalla Grecia rimbalza la voce di un abboccamento con il 37enne Fotsis Katsikaris, tecnico ellenico della Dynamo San Pietroburgo.


fonte: la gazzetta dello sport

Sunday, April 30, 2006

Convocazioni per lo stage in vista del mondiale

Portieri: Amelia (Livorno), Buffon (Juventus), De Sanctis (Udinese), Peruzzi (Lazio)
Difensori: Barzagli (Palermo), Bonera (Parma), Cannavaro (Juventus), Gamberini (Fiorentina),Grosso (Palermo), Nesta (Milan), Oddo (Lazio), Pasqual (Fiorentina), Zaccardo (Palermo), Zambrotta (Juventus)
Centrocampisti: Barone (Palermo), Camoranesi (Juventus), Esposito (Cagliari), Gattuso (Milan), Liverani (Lazio), Marchionni (Parma), Pirlo (Milan), Semioli (Chievo)
Attaccanti: Del Piero (Juventus), Gilardino (Milan), Iaquinta (Udinese), Inzaghi Filippo (Milan), Lucarelli (Livorno), Tavano (Empoli), Toni (Fiorentina).

Friday, April 28, 2006

Brasile, Parreira snobba l'Italia

"Le favorite sono altre cinque"
Carlos Alberto Parreira non pensa che l'Italia sia tra le grandi favorite per il Mondiale: "Le favorite sono Brasile, Argentina, Germania, Inghilterra e Olanda, ma anche la Spagna ha un'ottima squadra con grandi giocatori come Raul". Per il ct del Brasile è sbagliato considerare i verdeoro già campioni: "Non è giusto che tutti ci considerino già campioni, anche perchè vincere un Mondiale è quanto mai complicato".



Fonte: tgcom

Finale Uefa: Middlesbrough-Siviglia

Grazie alla rimonta da 0-2 a 4-2 sullo steaua ed al goal messo a segno nel 10' del primo tempo supplementare contro i tedeschi dello schalke, il 10 maggio ad Eindhoven ci sarà la sfida nella sfida e cioè Maccarone contro Maresca. Peccato che entrambe le sfide non siano state trasmesse in tv, almeno potremo osservare la sfida finale e io non potrò che tifare per il mio omonimo.

MOTOMONDIALE. DOMENICA GP DI TURCHIA


OGGI PRIME PROVE(AGENZIA GRT) La carovana del motomondiale fa tappa per la seconda volta nella sua storia in turchia. All'appuntamento d'esordio sul circuito di Istanbul Park, un anno fa, vinse Marco Melandri al termine di un avvincente duello con Valentino Rossi. A rendere la battaglia ancor più accesa, quest'anno ci sarà Loris Capirossi, che nel 2005 non fu protagonista perchè bloccato a casa da un infortunio. L'attuale leader della classifica potrà contare però su una Desmosedici che pare andare a mille. I bolidi scenderanno in pista già da stamattina: prime prove di qualifica per le 125 e le 250, prove libere invece per le MotoGp. Domani poi tutti di nuovo in pista per giocarsi la pole prima del gran premio di domenica.

fonte: http://www.agenziagrt.it/www/notizia.asp?id=48158

Thursday, April 27, 2006

Questa sera tocca al Siviglia di Maresca

Al Sanchez-Pizjuan dopo lo 0 a 0 dell'andata Siviglia e Schalke si giocano tutto in 90 minuti. I tedeschi vogliono la finale ma Slomka dovrà rinunciare al serbo Mladen Krstajić, elemento fondamentale della retroguardia biancoazzurra. Ma c'è fiducia nell'ambiente considerando che all'andata il migliore in campo fu il portiere degli andalusi Palop. Maresca cercherà di sfatare il pronostico che vede favorito lo Schalke, che ha già vinto la Coppa Uefa nel 1997. Gli uomini di Juan de Ramos si sono riposati in campionato visto che la pioggia ha impedito la partita con il Barcellona. Tempo in più dedicato alla concentrazione per la gara di stasera. Per portare la Spagna anche in finale di Uefa.


Fonte: www.eurosport.it

Wednesday, April 26, 2006

L'Arsenal prima finalista

L'Arsenal ieri sera ha conquistato la finale, peccato per quel rigore sbagliato da Riquelme, ma mi piacerebbe sapere se i giornali inglesi questa volta hanno scritto che quella è una squadra che gioca con il catenaccio come fanno ogni volta con le squadre italiane.

Questa sera il ritorno, chi passerà?


Io non mi esprimo ma vi do un indizio su chi spero che vinca questa sera.

Tuesday, April 25, 2006

Formula 1: Trionfa Schumacher

Domenica ad Imola nell'antisport(per come la penso io) ha vinto Schumacher. Non l'ho vista perchè non mi va di dormire, visto che la gara si decide per le stategie decise a tavolino e la velocità dei meccanici ai box, per cui sarebbe meglio se ognuno gareggiasse da solo e poi chi ha fatto il tempo migliore vince. VIVA IL MOTOMONDIALE

I primi verdetti del campionato

La 35.ma giornata oltre a riaprire il campionato ha emesso il primo verdetto e cioè la retrocessione del Lecce in serie B che raggiunge il Treviso, purtroppo oltre alla mancanza di un allenatore decente, il Lecce ha dovuto fare i conti con la mancanza di qualche pilastro della squadra qual'è un certo Giacomazzi che appena rientrato ha fatto subito la differenza, peccato che sia mancato tutta la stagione. Inoltre da segnalare il primo goal in serie A di Guzman, ex Crotone, nato e cresciuto nelle giovanili della Juventus.

Saturday, April 22, 2006

Si riapre il campionato!!


Grande Juve che ormai non sa più vincere e che rischia di perdere lo scudetto, il Milan ormai vince, anzi starvince e se riuscirà a battere il Barca in casa rischia di fare l'accoppiata vincente tra scudetto e champions, per tutto questo ringraziamo il mister Capello per la sua testardaggine nel non fare le sostituzioni e il futuro pallone d'oro Ibrahimovic che anche oggi non si è smentito mangiadosi un goal dopo il 90° minuto, nella foto troverete il calendario delle ultime partite.

Thursday, April 20, 2006

Euro-choc, allarme per Lippi


Italia in crisi e sfiduciata in Coppa: al Mondiale rischia il contraccolpo. La condizione di numerosi azzurri preoccupa in vista delle convocazioni, forse il tutto è dovuto a questo fantastico campionato a 20 squadre??o ad il poco turn-over di alcuni allenatori(senza fare nomi)??




Fonte: Gazzetta dello sport

Wednesday, April 19, 2006

Adidas presenta il pallone per la finale mondiale


18/04/2006 11.32.31

(adidas +Teamgeist Berlin, il pallone della finale mondiale)
(DS) - Milano, 18 aprile - E` stato presentato ufficialmente a Berlino adidas +Teamgeist Berlin, il pallone della finale dei Mondiali del 9 luglio. L`adidas +Teamgeist Berlin d`oro verra` usato soltanto in occasione di quella partita.

`La finale della FIFA World Cup e` la partita piu` prestigiosa della storia dello sport. Parteciparvi e` l’ambizione piu` grande di tutti i calciatori. Per questo motivo credo che avere un pallone molto speciale per questa partita sia un`idea grandiosa` - ha dichiarato Franz Beckenbauer, Presidente del Comitato Organizzatore di Germania 2006 in occasione della presentazione - Certo, il pallone continuera` a essere rotondo. Ma la finale sara` una partita davvero speciale, giocata con un pallone d`oro espressamente studiato per l`occasione. Un’esclusiva fantastica`.

Per la prima volta ogni pallone utilizzato nella FIFA World Cup sara` personalizzato con il nome dello stadio, delle squadre, della data della partita e dell`ora del calcio d`inizio. Adidas fornira` alla Fifa 15 palloni personalizzati per ciascuna partita. All`inizio di quest`anno, ognuna delle 32 federazioni qualificate ha ricevuto 20 palloni da utilizzare durante gli allenamenti. Tutte le squadre riceveranno altri 20 palloni all’inizio della fase finale preparatoria e, oltre ai 40 palloni regolamentari, riceveranno 20 palloni +Teamgeist Berlin per poter cominciare la preparazione fin da ora per la finale. Il numero totale dei palloni forniti da adidas alla FIFA e alle federazioni partecipanti salira` quindi a 2.880.


FONTE:Datasport